giovedì 20 dicembre 2007

Lettera aperta a Babbo Natale

Caro Babbo Natale.
Come ogni anno da quando ho imparato a scrivere sono qui, preciso e puntuale a tormentarti con le mie richieste natalizie.
Lo so cosa dice la gente, tutti a prendermi in giro perchè a 20 anni sono ancora qua che credo in te, che ti mando le lettere e che ti aspetto la notte di Natale a bordo della tua slitta.
Certo che anche te in questi anni hai fatto poco per farti avvicinare, ti si vede ovunque, in televisione, sui giornali, sul web, nei centri commerciali, ovunque! Ma mai, e dico mai, che tu ti sia degnato di lasciarmi un saluto quando venivi da me, nulla, manco un cazzo di post-it con la tua firma. Solo una volta trovai dentro alla confezione del regalo uno scontrino, di un negozio di Carpi... e io che mi credevo che avessi i folletti magici che confezionavano i doni e costruivano i giocattoli. Almeno compralo in un negozio al polo nord, non il 22 dicembre in un negozio del centro, santo cielo!
Io tutto l'anno buono in desiderosa attesa del tuo arrivo e te sempre, puntualmente, mi deludi. Questa mia missiva è pubblica, ci tenevo a far sentire a tutti il mio malumore nei tuoi confronti. Tu, pacioccoso e tondeggiante vecchietto non puoi continuare a deludermi come hai fatto in passato. Renditi conto, caro Babbo, di quanto è traumatico per un bambino chiedere la pista delle macchinine elettriche con le riproduzioni fedelissime in scala 1:35 delle macchine di Schumacher ed Irvine e ricevere invece un maglione marrone con le righe orizzontali verdi. Esatto, di quelli di lana caprina che grattano sul collo e creano all'interno di essi un calore tale da ricreare un piccolo ecosistema simile alla jungla equatoriale. Così oltre alla delusione per il mancato dono giocoso mi trovo ad indossare un orrendo sacco di juta camuffato da maglia che mi irrita il collo e accentua il mio problema di sudorazione eccessiva.
Sei un pò stronzo Babbo, lo sai?
Ma io mi chiedo, le lettere le leggi o fai finta? Basta, io mi sono adeguato, ti ho mandato anche una email e una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ora non potrai più ignorarmi.

Vabbeh dai, è acqua passata, ti ho perdonato per tutto. Come faccio a non volerti bene, te sei Babbo Natale!
Ti racconto, quest'anno abbiamo una squadra di calcetto. Siam partiti forte, ma poi le abbiamo perse praticamente tutte. Ma non è questo il punto, non ti chiedo di farci vincere, non rientra nei tuoi poteri, ma che ne dici di farci un regalo a tutti? Io ti faccio l'elenco, te vedi che puoi fare.
Freda, lui è il portiere e studia chimica o almeno ci prova, regalagli 17 punti all'esame di matematica così arriva alla sufficienza.
Caddo, lui è il capitano, un pò rompiballe a dir la verità, puoi regalargli una fede calcistica decente o una caviglia nuova.
Fello, lui è il presidente/mediano metodista in dono può ricevere un paio di scarpe bianche o un PC con installata l'ultima versione di F1 e scudetto.
Botti, lui è il più forte, a calcetto e a scuola, a lui non so cosa gli si potrebbe regalare...ah si, regalagli una donna sbrigativa
Divvo, lui fa i trattori ed è il fantasista. A lui portagli una sciarpa rosa o una borsetta nuova (lui lo chiama borsello), se c'hai spazio nella slitta anche un semiasse nuovo per la sua macchina farebbe comodo.
Rota, lui è giovine, puoi continuare a torturarlo coi tuoi regali meschini, sono sicuro che ti scrivi ancora la lettera.
Pelli, lui è uno scomodo, poco da dire, a Pelli gli puoi portare 10 stecche di sigarette e 5 spine di birra. Così almeno per le feste sta a posto.
Gli altri, vado in ordine sparso per i non giocatori, a Fabio un abbonamento annuale al Corallo, a Sasso un etto di "tu-sai-cosa", alla Laura delle lamette o in alternativa un maglione rosso e nero a righe orizzontali.
Questi sono i componenti principali, ma ovvio che il regalo lo devi portare a tutti.

Ah, quasi dimenticavo il mio, ma sta volta non mi freghi. Ti lascio scegliere a te, non faccio richieste. Ora che hai letto tutto capisci la mia posizione, continuerò ad aspettarti la notte di Natale, in attesa del tintinnio delle campanelle sul collare delle renne, in attesa di sentire i tuoi pesanti passi mentre depositi il dono sotto l'albero.
Non mi deludere vecchio mio, per favore...per favore, non portarmi il solito pigiama che è sempre troppo stretto e non me ne frega nulla se lo devo tenere solo a letto, è stretto!
Coraggio, un pò di fantasia Babbo.
Con affetto, lo staff

PS. ma ora che ci penso, te lo sai usare un computer? o ti devo mandare la letterina?
vecchio rincoglionito...

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mercoledì 19 dicembre 2007

Post espandibili

Ho apportato una piccola modifica alle impostazioni del blog. Ora si possono fare post espandibili, creandone uno nuovo verrà fuori questa dicitura

Type your summary here

Type rest of the post here

Se mai qualcuno in mia assenza prenderà il coraggio a due mani e si avventurerà nel mirabolante mondo del blogging, non si fermi terrorizzato innanzi a due righe di inglese.
Semplicemente dova sta scritto "Type your summary here" al posto di detta stringa scrivete la prima parte del post.
Andate a capo, mettete foto e tutto senza toccare la seconda riga.
Per esempio per le cronache si potrà così avere visibile nella home solo il tabellino, senza tutta la cronaca che sarà da scrivere al posto di "Type rest of the post here"
Ora, l'operazione è assai semplice, ma dato che se qualcuno di voi ci prova di sicuro non ci riesce questo post ha il solo scopo di far capire quanto "io posso" e voi no.
Per scrivere nel modo tradizionale, cliccate sulla linguetta "modifica HTML" e cancellate le 4 righe che ci sono, poi click su "scrivi" e fate il post normalmente.

Per fare un esempio mettero nella seconda parte del post i primi 100 versi del I° canto dell'inferno, così faccio anche la figura della persona acculturata

(le info per lo script da hackosphere)


Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita. 3

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura! 6

Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v' ho scorte. 9

Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai. 12

Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m'avea di paura il cor compunto, 15

guardai in alto e vidi le sue spalle
vestite già de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle. 18

Allor fu la paura un poco queta,
che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta. 21

E come quei che con lena affannata,
uscito fuor del pelago a la riva,
si volge a l'acqua perigliosa e guata, 24

così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva. 27

Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso,
ripresi via per la piaggia diserta,
sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso. 30

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
una lonza leggera e presta molto,
che di pel macolato era coverta; 33

e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto. 36

Temp'era dal principio del mattino,
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
ch'eran con lui quando l'amor divino 39

mosse di prima quelle cose belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
di quella fiera a la gaetta pelle 42

l'ora del tempo e la dolce stagione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un leone. 45

Questi parea che contra me venisse
con la test'alta e con rabbiosa fame,
sì che parea che l'aere ne tremesse. 48

Ed una lupa, che di tutte brame
sembiava carca ne la sua magrezza,
e molte genti fé già viver grame, 51

questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch'uscia di sua vista,
ch'io perdei la speranza de l'altezza. 54

E qual è quei che volontieri acquista,
e giugne 'l tempo che perder lo face,
che 'n tutti suoi pensier piange e s'attrista; 57

tal mi fece la bestia sanza pace,
che, venendomi 'ncontro, a poco a poco
mi ripigneva là dove 'l sol tace. 60

Mentre ch'i' rovinava in basso loco,
dinanzi a li occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco. 63

Quando vidi costui nel gran diserto,
"Miserere di me", gridai a lui,
"qual che tu sii, od ombra od omo certo!". 66

Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patrïa ambedui. 69

Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi. 72

Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d'Anchise che venne di Troia,
poi che 'l superbo Ilïón fu combusto. 75

Ma tu perché ritorni a tanta noia?
perché non sali il dilettoso monte
ch'è principio e cagion di tutta gioia?". 78

"Or se' tu quel Virgilio e quella fonte
che spandi di parlar sì largo fiume?",
rispuos'io lui con vergognosa fronte. 81

"O de li altri poeti onore e lume,
vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore
che m' ha fatto cercar lo tuo volume. 84

Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore,
tu se' solo colui da cu' io tolsi
lo bello stilo che m' ha fatto onore. 87

Vedi la bestia per cu' io mi volsi;
aiutami da lei, famoso saggio,
ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi". 90

"A te convien tenere altro vïaggio",
rispuose, poi che lagrimar mi vide,
"se vuo' campar d'esto loco selvaggio; 93

ché questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide; 96

e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo 'l pasto ha più fame che pria. 99

Molti son li animali a cui s'ammoglia,
e più saranno ancora, infin che 'l veltro
verrà, che la farà morir con doglia. 102

Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapïenza, amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro. 105

Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Cammilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute. 108

Questi la caccerà per ogne villa,
fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
là onde 'nvidia prima dipartilla. 111

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martedì 18 dicembre 2007

I Gunners giocano, Favelas sta a guardare

"Gunners" è il soprannome della squadra londinese dell'Arsenal*

Favelas FC - Gunners : 3-7

Sequenza gol: 0-1; 0-2; 0-3; 0-4; 1-4; 1-5; 2-5; 2-6; 3-6; 3-7
Marcatori: 2 Botti, Di Vaio.
Formazione(minuti giocati):
Freda(50'), Pelizzardi(50'), Felettigh(40'), Di Vaio(45'), Botti (45')
A disp. Rota(20')
Allenatore: Roncaglia Vice-allenatore-ormai-ex-giocatore: Cadonici

Note: partita iniziata con alcuni minuti di ritardo, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori presenti all'incontro 0 circa, con rappresentanza del custode della palestra.

Dopo il turno di stop si sperava in un cambio di rotta, ma non è stato così.
Impegnati nel recupero in quel di Rolo contro i quotati Gunners i nostri hanno dovuto cedere il passo ai più talentuosi avversari. Il risultato finale di 3-7 è sostanzialmente giusto, ma resta l'amarezza per una prestazione a due faccie tra primo e secondo tempo.
Novità nella formazione iniziale, per la gioia dei tifosi torna disponibile Botti che pur a digiuno di calcio giocato da un paio di mesi si rende disponibile. Freda in porta, Pelizzardi centrale e Di Vaio a destra. Novità di giornata l'avanzamento di Felettigh in avanti, soluzione estemporanea vista la carenza di attaccanti.
La cronaca: i Gunners partono subito forte e schiacciano Favelas nella propria metà campo, forti di un maggior tasso tecnico dopo pochi minuti trovano il vantaggio e dopo 20' il risultato è già impietosamente fissato sul 4-0 per gli avversari. La reazione biancorossa non viene e anzi sono sempre gli ospiti a mantenere saldamente il controllo del gioco. Felettigh non può nulla contro la preparata difesa avversaria e i compagni faticano ad imbastire azioni che vadano oltre il disperato tentativo personale. Ma è proprio grazie ad uno di questi che Botti trova un bel gol dopo aver saltato un avversario sulla linea di fondo dalla parte destra, purtroppo allo scadere della prima frazione subiamo anche il 5-1 da tiro libero dopo aver commesso 5 falli, sinonimo questo di intensità ma anche di fatica a contenere le offensive avversarie.
Nell'intervallo si fanno due chiacchiere per cercare di salvare il salvabile, la squadra viene ridisegnata con due giocatori arretrati e due avanzati, lasciando (forse per sempre?) il tradizionale modulo del 3-1. Pelizzardi e Felettigh sono i due assegnati alla fase difensiva, con il primo che si fa trovare pronto in più di una occasione con chiusure attente. Davanti spazio a Di Vaio e Botti, con Rota pronto a salire per far rifiatare i compagni.
Nonostante l'improvvisazione e il momento delicato la partita cambia faccia, forse complice un fisiologico rilassamento avversario la squadra in biancorosso riesce finalmente a rendersi pericolosa dalle parti del portiere ospite. Finalmente si porta pressing fin da subito rendendo vita più difficile ai Gunners, a migliorare è anche la qualità del gioco Favelas, il nuovo modulo permette inoltre ai giocatori in campo di trovarsi più facilmente. Arriva così il secondo gol di marca Favelas, è ancora Botti che in percussione buca la porta avversaria e regala una piccola speranza ai nostri.
La partita è finalmente equilibrata, Freda salva in almeno 3 occasioni la propria porta ma poi deve capitolare per il 2-6, passa qualche minuto e un Di Vaio sottotono trova la marcatura personale con un bela tiro dal limite, a pochi minuti dalla fine altro gol avversario per il 3-7 conclusivo. Secondo tempo che si chiude così col parziale di 2-2, evidenziando le potenzialità del nuovo modulo con gli interpreti giusti, squadra più compatta, maggiori possibilità di dialogo e pressione costanta sulla squadra avversaria. Segnali incoraggianti nonostante la sconfitta (la sesta nelle ultime 7 gare...) che portano lo staff tecnico a pensare di adottare tale modulo sempre per il girone di ritorno. Ma prima di fare proclami occore capire quanto questo accorgimento sia praticabile.
Intanto arriva finalmente la sosta natalizia, e con se porta qualche giorno libero in cui trovarsi per giocare e megliorare. Passato il giro di boa l'unica considerazione che possiamo fare con sicurezza è che con il giusto atteggiamento avremmo qualche punto in più, attendiamo fiduciosi il girone di ritorno.

*Cosa c'entra sta tizia con i Gunners nostri avversari? Niente, ho usato uno squallido pretesto per postare un pò di gnocca.




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venerdì 7 dicembre 2007

Vicini al presidente.

Permettetemi di mettere per un attimo da parte ogni discorso calcistico e la gogliardia che contraddistingue il nostro sito e la nostra squadra (non è uno scherzo).Mi è giunta oggi la notizia che un grave lutto familiare ha colpito il presidente.Egli purtroppo ha perso il nonno paterno in giornata.Dunque mi sento di porre le condoglianze più sentite da parte mia e di tutta la squadra.
Non mi sento di aggiungere nient'altro in quanto non ho avuto la possibilità di conoscere la persona in questione e per non cadere in inutili frasi retoriche.Ci tengo solo a ricordare che ora più che mai siamo tutti con lui.
In virtù di quanto accaduto si è ottenuto il rinvio a data da destinarsi della partita originariamente calendariata per lunedì 10 dicembre.

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Toccato il fondo


Favelas FC - I Nani : 4-8

Sequenza gol: 1-0; 2-0; 3-0; 4-0; 4-1; 4-2; 4-3; 4-4; 4-5;...;4-8
Marcatori: 3 Pelizzardi, Di Vaio
Formazione(minuti giocati):
Cadonici(50'), Pelizzardi(50'), Felettigh(40'), Di Vaio(45'), Casarini (50')
A disp. Rota(15')
Allenatore: Roncaglia

Note: partita iniziata con alcuni minuti di ritardo, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori presenti all'incontro 20 circa.

Favelas in vantaggio per 4-0 dopo soli 10' di gioco, risultato finale 8-4 per gli avversari.
Nient'altro da aggiungere.

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mercoledì 5 dicembre 2007

Di fronte ad un bivio

La giornata odierna è un crocevia fondamentale per la stagione bianco-rossa.Classifica alla mano di può immediatamente notare che la crisi di risultati sta portando la compagine di Mr. Roncaglia sull'orlo del baratro...Le squadre che la precedono in classifica stanno tremendamente accelerando il passo avendo già raggiunto la doppia cifra...i punti che ci separano dal Rolo (squadra che oltre alla nostra ha subìto soltanto un'altra sconfitta) sono quattro e,in caso di non vittoria anche questa sera potrebbero trasformarsi in un divario incolmabile.Questa è la situazione che ci si pone guardando avanti.Ma ci troviamo in un momento in cui è inevitabile gettare anche uno sguardo dietro:San Prospero si trova a sole tre lunghezze da noi ed i Nani sono bloccati a due punti.Credo sia necessario intavolare un discorso riguardante proprio questi ultimi:non inganni la classifica che li vede ancora impantanati a due punti perchè chi li ha visti giocare (il sottoscritto) assicura che le loro prestazioni sono caratterizzate da una corsa infaticabile e costante per tutto il match,fanno del pressing alto la loro forza,e pur non in possesso della tecnica che contraddistingue le prime della classe non disdegnano giocate rapide nello stretto,e quindi di prima.Hanno sicuramente dalla loro un bagaglio di esperienza ben più fornito rispetto ai giovani componenti del Favelas Team.E se ancora qualche scettico amante delle sentenze emesse dalla classifica non si fosse convinto della pericolosità della partita che affronteremo in serata,sono in grado di fornire una prova che non potrà lasciarlo indifferente: l'ultima giornata I Nani sono andati a pareggiare 8-8 in casa della Rinascita Budrione...per chi non fosse dotato di buona memoria,ci terrei a ricordare che la Rinascita fu proprio quella squadra che ci scaraventò nel buio tunnel,da cui ancora non riusciamo ad uscire,rifilandoci undici sberle.Considerati dunque questi dati statistici,ma soprattutto le sopracitate doti tecniche (in grado a mio parere di metterci in seria difficoltà) quella di stasera sarà una partita da affrontare con la massima concentrazione sin dal primo minuto e con la mentalità e la cattiveria di chi si sta giocando quasi il tutto per tutto!Perchè vorrei ricordare inoltre che in caso di sconfitta i Nani si porterebbero minacciosamente a sole due lunghezze dai bianco-rossi.E l'ultima giornata del girone di andata vede calendariata una partita che,in caso di mancata vittoria stasera,potrebbe sancire un nostro ulteriore passo indietro in classifica,la partita in questione è San Prospero - Nani.
Mi sento di chiedere ancora una volta a chi scenderà in campo contro i Nani stasera di entrare in campo con la giusta concentrazione sin dal primo minuto,onde evitare brutti scherzi.
Per quanto riguarda le ultime dai campi voci di corridoio quanto mai fondate sussurrano di una probabile assenza di Freda,sostituito fra i pali dal rientrante capitano disposto a sacrificarsi in un ruolo non suo nonostante le condizioni tutt'altro che ottimali.In bocca al lupo dunque capitano!!!Altre assenze di rilievo sono quelle di bomber Coppola e dell'ancora dolorante Alessandro Botti.Convocati per l'occasione saranno l'ormai consueto Rota e il sempre prezioso Casarini.
Poco importa però chi scenderà in campo,l'importante sarà la mentalità con cui tutta la squadra si approccierà al match.
La speranza è di conseguire una vittoria per non perdere il passo delle squadre che ci precedono in classifica e non farsi risucchiare nel fondo della graduatoria...i mezzi per centrare l'obiettivo ci sono...quindi come sempre FORZA FAVELAS!!!

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martedì 4 dicembre 2007

Occhio ai Nani

Smaltita la sbornia (letteralmente) della festa Favelas di domenica scorsa, è già tempo di campionato. Fra meno di 24 ore la squadra biancorossa sarà impegnata nel penultimo match d'andata prima della sosta natalizia.
In quel di Bastiglia, inizio ore 21, si affronternno "I Nani", ultimi in classifica con un punto.
Ma lasciamo da parte fin da subito i facili trionfalismi, vedendo giocare i nostri prossimi avversari viene da chiedersi come mai non abbiano qualche punto in più in classifica, giocano duro e ci mettono impegno. Hanno limiti tecnici ma noi non siamo il Brasile e non possiamo sentirci tranquilli per via di una leggerissima superiorità sul piano della qualità.
Facendo una battuta, ma forse no, sembrano noi fra 10 anni, dunque cechiamo di concentrarci tutti per cogliere quella vittoria che manca da troppo tempo e che sembra non voler arrivare.
Dopo le ultime belle prestazioni è giunta l'ora di far marciare la classifica, ormai ferma alle due vittorie iniziali e smossa solo dal punticino conquistato con S. Prospero.
Grinta, concentrazione e spirito di sacrificio, queste le parole d'ordine per la partita di domani sera. Abbiamo fatto festa, ora facciamoci anche il regalo.

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lunedì 3 dicembre 2007

Foto Favelas-dei

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domenica 2 dicembre 2007

Grande successo per il Favelas-dei, pranzo



Giornata memorabile per la Grande Famiglia Favelas che festeggia i 3 anni e mezzo di vita. Per onorare al meglio il più classico degli anniversari si organizza un pranzo con conseguente partita di calcetto, perchè va bene cedere alla golosità ma siamo professionisti seri e ci teniamo a mantenerci in forma.
Di seguito la cronaca della giornata:
Domenica 2 dicembre 2007

ore 13.15 : El Che come suo solito è il primo a presentarsi alla porta della casa del mister. Così come in curva, ci tiene ad essere d'esempio per tutti mostrando la solita dedizione e un innaturale attaccamento ai colori biancorossi.

ore 13.45 : Giungono i restanti componenti della squadra, la selezione effettuata per il prestigioso pranzo è tra le più dure e al confronto entrare a in una discoteca patinata è un gioco da ragazzi. L'ingresso richiede tassativamente un requisito, la voglia di bere, tanta voglia. Ora la rosa è al completo, si respira quel clima di fratellanza tipico delle compagnie maschili. Sono infatti tutti uomini (belli, alti e simpatici) i presenti, nell'ordine: Laura, Mister, Capitano, El Che, Divvo, Freda, Pelli, Fello, Sasso.

ore 14.00 : A sorpresa arriva pure Zunni, che nonostante le amarezze passate con la dirigenza Favelas si presenta per riappacificare gli animi, viene accolto col dovuto rispetto.

ore 14.05 : Dopo un giro di antipasti a base di "sfiziose bruschette" viene servito il primo, tagliatelle col ragù di pomodoro e salsiccia. Tutti si distinguono per un ottimo appetito a parte Sasso che in seguito a problemi fisici declina gentilmente concentrandosi solo sulla fruttata bevanda ricavata dall'uva, notevole anche la tecnica con cui Pelli si riempie il piatto, forse sentendosi ancora un pò fuori dal gruppo con delicatezza afferra tra le 2 e le 5 tagliatelle alla volta riempiendosi il piatto in 12 minuti netti. Nonostante la situazione culinariamente imbarazzante quasi nessuno nota tali comportamenti, è un giorno di festa, e come disse Caddo: "quando è festa si beve, poche balle.....oh Freda devi bere (bestemmia)....testa di c. bevi, ubriacone".
Alla conclusione della prima, e unica, portata il conto dei morti è drammatico: n°2 bottiglie da 1,5 l. scomparse misteriosamente in battaglia durante gli antipasti, n° 2 bottiglie decedute mentre si mangiava la pasta, testimoni narrano della strenua resistenza di una delle due che col fondino cerca di mantenere salva la vita, un Freda cinico non avrà pietà dandogli il colpo finale.

ore 14.50 : Con la dovuta calma i nostri terminano di consumare le tagliatelle. Nel frattempo la situazione inizia a degenerare, il tasso etilico nel sangue dei presenti inizia ad aumentare e come sempre è il capitano a dare l'esempio, con generosità si immola per la causa proponendo numerosi brindisi, molti dei quali assolutamente pretestuosi. A sosrpresa anche la Laura pare inebriata dal rosso nettare, affermando di aver bevuto BEN 2 bicchieri e mezzo, quasi tre! L'effeto le durerà ancora per qualche ora.

ore 15.10 : Gol di Jimenez. fiorentina 0 inter 1

ore 15.20 : Viene sacrificato un salame in nome del dio Bacco, con ferocia Divvo si avventa sull'inerme insaccato riducendolo a fette. Dopo un quarto d'ora il salame verrà dato per disperso, in tarda serata ne viene ufficializzata il decesso. Mister, capitano e portiere sono indagati per quel che è successo ed al momento sono solo "persone informate dei fatti". In caso d'arresto El Che ha dichiarato che porterà loro le arance in carcere. Anche la quinta bottiglia viene eliminata.

ore 15.40 : La sesta ed ultima bottiglia esala l'ultimo respiro. La visione dei "morti" in balcone è desolante, 6 bottiglie di Lambrusco amabile fatte fuori senza pietà. Decedute per una nobile causa, come molte compagne prima di loro i loro nomi sono ignoti ma la commozione nel riporle per il mister è stata grande. Dopo averle adagiate in due file ha riconsegnato loro i rispettivi tappi, sferzato dal vento il viso dell'allenatore è stato rigato da una lacrima mentre dava l'ultimo saluto ai valorosi vuoti di bottiglia.

ore 15.45 : Per lenire il dolore vengono serviti frutta fresca, arachidi e noci e torta fatta in casa. La frutta fresca viene ovviamente scartata a priori e un mandarino viene sgozzato come monito per i compagni. Ci si butta sul dolce che viene divorato abbastanza in fretta, anche in questo caso il capitano è quello che più si contraddistingue. Inoltre parte un'improbabile gara a "rompere le noci con le mani", il mister padrone di casa lascia fare ma quande sente propositi di aprire noci con le chiappe interviene per stoppare gli inbelli avventori. A 5 minuti dalla fine dell'ultima bottiglia il tasso etilico inizia a calare pericolosamente e Sasso si immola per la causa recandosi al borgo con Zunni a prendere due boccie e un poco rassicurante limoncino da 3€.
Per concludere degnamanete il pranzo viene servito il caffè. I più accorti realizzano che la bevanda è analcolica e correggono prontamente con un filino di grappa.

ore 16 - 16.30 : I presenti si abbandonano a complicati ragionamenti e ad inversamente ottusi scambi di opinione. Ce n'è per tutti i gusti e se un una stanza si parla di politica, guerre etniche, terrorismo, esistenza di Dio e problema della pace nel mondo, nell'area fumatori (balcone) si raccontano aneddoti di cabò, ubriacature, avventure amorose che di amoroso hanno ben poco, night, droghe e chi più ne ha più ne metta. Si inizia a riordinare e a preparasi per il trangolare che scatterà alle 17.30 in quel di Soliera.

ore 16.50 : A operazioni di pulitura quasi ultimate il seme della follia conquista la mente del Che, che approffittando dell'assenza del mister rompe violentemente un bicchiere, urlando slogan contro i padroni e le f.d.o. ed inneggiando alla rivoluzione e ai principi marxsisti. Rinvenuto in se si scusa col padrone di casa per lo spiacevole avvenimento ma non rinnega le parole e gli ideali esternati in precedenza.
Si parte per Soliera.

A più tardi per la seconda parte.

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venerdì 30 novembre 2007

Pranzo Favelas-dei, si fa? non si fa?


In occasione della giornata biancorossa è stato proposto un pranzo per festeggiare adeguatamente il prestigioso avvenimento. La raffinata convention si terrà a casa del mister che mette gentilmente a disposizione la sua tenuta, di dimensioni ridotte peraltro.
In nome dello spirito che ci caratterizza lasceremo da parte frivolezze ed inutili orpelli, degustando i più tipici prodotti nostrani in un clima di (poca) sobrietà.
Come ogni società che si rispetti il tutto sarà organizzato "a mò di polisportiva" utilizzando rustici piatti di plastica per una mangiata in nome del rapporto quantità-prezzo. Premettendo che non si raggiungerà mai un numero cospicuo perchè siete dei tiraculo, il numero max sarà sulle 10 persone con precedenza al gruppo storico e Pelli.
Ribadisco l'invito a chi legge di lasciare scritto qualcosa se vuol venire, così evitiamo tante telefonate e più in generale uno sbattimento non indifferente, per spesa soldi e cazzi vari.

Menù:
-Gramigna o tagliatelle con ragù di salsiccia
-Misto di salumi con pane casereccio
-Sfiziose bruschette
-Dolci emiliani fatti in casa
-Lambrusco di Sorbara e Garzellino
-Caffè
-Ammazza caffè, limoncino o sambuca

Prezzo indicativo tra i 4 e i 5€ non fate i tirchi e sappiate che quando c'è da far la spesa con me non c'è rischio di rimanere delusi. Ore 13.30 così potete godervi l'immeritato riposo domenicale.

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Addio Comandante, non ti dimenticheremo mai


Un triste avvenimento ha colpito il mondo Favelas. Dopo tanti anni di sacrifici, trasferte, passione ed attaccamento alla maglia, il nostro storico tifoso el Che ci ha lasciati.
Non fisicamente, ma al sovversivo è impedito di accedere al blog dal posto di lavoro, nonostante le dedizione e l'applicazioni che ci mette nel lavorare i fascisti padroni hanno deciso di bloccargli qualsiasi accesso a questa oasi di libertà qual'è il nostro blog.
Relegato a un confino silenzioso al Comandante è impedito leggere, scrivere e partecipare alla telematica vita biancorossa. Privato delle sue libertà da un mondo capitalistico in cui vige la legge del più ricco e in cui la legge non è uguale per tutti.
Si tenta così di far cadere nell'oblio il ricordo del più grande tifoso biancorosso, ma non temere Comandante, il tuo ricordo è vivo nei nostri cuori. i tuoi ideali e le tue invettive contro questo mondo marcio schiavizzato dalle lobby del potere in cui l'umanità ha ceduto il passo all'apparenza.
Non ti dimenticheremo mai Comandante, la curva ti ricorderà per sempre, la nord ti sarà intitolata e impediremo a chiunque di infangare il Tuo nome.
In questo rosso crepuscolo che chiamiamo vita urliamo, El Che vive!

In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara.
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà.
Ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni
e voi a decine che usate parole diverse, le stesse prigioni;
da qualche parte un giorno,
dove non si saprà,
dove non l'aspettate,
il "Che" ritornerà


Ok ora puoi fare gli scongiuri e toccarti la parte del corpo adibita a tale funzione

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mercoledì 28 novembre 2007

Favelas Day


Domenica alle ore 16 è in programma una giornata speciale per i ragazzi della squadra Favelas e non solo. E' infatti in calendario una domenica pomeriggio all'insegna del divertimento e delle risate,ma entriamo nel dettaglio. Essendo la squadra reduce da 5 partite senza vittorie (nonostante almeno 3 ottime prestazioni) si sente la necessità di stemperare un attimo gli animi e di rasserenare tutto l'ambiente. Partendo dai giocatori,che potrebbero sentirsi demoralizzati dalle ottime prestazioni senza però ottenere punti,continuando con gli allenatori,apparsi innervositi nell'ultima sfida di campionato,espulsi entrambi,finendo con tifosi e tifose autori di uno sciopero del tifo causato dalla serie negativa che perdura ormai da troppo tempo.
Sarà dunque una giornata all'insegna dello sport vero,fatto solo di divertimento e senza quel maledetto fardello chiamato classifica.Non ci sarà nessun obbligo di dover far punti,nessuna classifica da smuovere,nessuna distinta da compilare,l'unico obbligo sarà divertirsi!!! L'idea originaria sarebbe raggiungere la quota di almeno dieci partecipanti per poter formare almeno due squadre,ma se dovessero esserci più partecipanti saremmo più che soddisfatti e non esiteremmo ad organizzare un bel triangolare o quadrangolare,tutto dipende dal numero di partecipanti. L'invito è dunque esteso a tutti coloro che hanno voglia di passare una giornata diversa dal solito:la speranza è di avere almeno tutti i giocatori,l'allenatore,ed i tifosi storici,quali "El Che",S.L. nonostante la diffida,e udite udite...pare prenderà parte al match anche la tifosa per eccelenza ormai: Lalla Digiei!!!
Nel tentativo di consolidare i rapporti (peraltro già ottimi) coi cugini della New Team estendiamo volentieri l'invito anche a loro!!!
Per far lievitare sin da ora il numero di partecipanti mi tocca svelare già oggi una sorpresa.Nelle ore scorse molte ansa hanno divulgato un'indiscrezione non di poco conto: pare che siano stati avvistati l'allenatore ed il portiere (completamente ubriaco,si narra vaneggiasse sull'organo genitale posseduto dal "Barbo"),uscire dalla cantina sociale di Sorbara con parecchie casse di Lambrusco Amabile...sembra che queste casse siano state acquistate proprio in vista del Favelas Day di domenica.
Dunque amanti dello sport e del buon Lambrusco non esitate ad iscrivervi a questa splendida iniziativa...le iscrizioni sono aperte sin da ora.Per iscrivervi lasciate un commento che conferma la vostra partecipazione,ovviamente firmatevi. Lo staff vi chiede di iscrivervi il più presto possibile,perchè oltre che prenotare il campo c'è anche da prenotare il Rosso!!! Vi aspettiamo numerosi!!!

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martedì 27 novembre 2007

Le pagelle di Favelas-Reggiolo


A gran richiesta pubblichiamo di seguito le pagelle dell'ultima partita di campionato. Ribadendo il concetto che se si decide di farle sempre poi quando qualcuno giocherà davvero male non osi arrabbiarsi con lo staff per voti e concetti espressi.


Freda, voto 5,5 : Prestazione tutto sommato sufficiente per l'ambiguo portiere biancorosso, si esalta in più di un'occasione sui potenti tiri da fuori avversari, dimostrando i buoni riflessi di cui è dotato e che sembravano andati persi ultimamente. Nonostante questo i 9 gol al passivo sono sempre decisamente troppi, le colpe sono da spartire anche coi compagni di squadra, ma almeno due gol erano evitabili. PERFORATO

Pelizzardi, voto 6,5 : Si piazza nel ruolo di centrale difensivo e abbassa la sbarra, decide che di lì non si passa. Annulla il miglior giocatore avversario come se nulla fosse, costringendolo a cercare gloria in altre zone. Sfortunato in occasione dell'autogol che apre le marcature, non si abbatte ed è il primo a suonare la carica sullo 0-3. Con un'azione da idolo della curva prima sradica il pallone dai piedi dell'avversario e da metà campo centra il "sette" con un potentissimo sinistro tutto di rabbia. Sempre attento in copertura, con la difesa titolare sarebbe tutta un'altra storia. ULTIMO BALUARDO

Felettigh, voto 6 : Partita per cuori forti e lui a sorpresa non si tira indietro, mostrando una grinta inaspettata e bloccando le iniziative avversarie sull'out di sinistra con diversi contrasti importanti. Dopo un bel primo tempo chiede il cambio nella ripresa per rifiatare, mossa che gli si ritorce contro perchè al rientro in gioco è freddo e da una sua disattenzione subbiamo gol. Abile nel riequilibrare il risultato con un gran gol da metà campo, ma come tutti anche lui, nel finale, non riesce a dare quell'apporto in più per raggiungere il pareggio. CORRENTE ALTERNATA

Di Vaio, voto 6 : Gioca febbricitante per 45' mostrando notevole attaccamento alla maglia, viste le condizioni precarie si spinge meno del solito in avanti e fatica a trovare la via del tiro essendo spesso contrastato efficacemente. Nonostante i comprensibili limiti in fase difensiva non si tira indietro e cerca di dare tranquillità al gioco Favelas con alcune giocate delle sue. SOTTOTONO

Coppola, voto 7 : Al solito regge da solo l'intero attacco biancorosso, ben marcato per tutto il match riesce a trovare 3 marcature che tengono a galla la squadra fin quasi alla fine. Ascolta finalmente le indicazioni dello staff tecnico e cerca di coinvolgere maggiormente i compagni di squadra con risultati migliorabili ma incoraggianti. Utile nei ripiegamenti difensivi sulle palle inattive e nel portare il pressing fin da subito, nulla di trascendentale ma sempre fastidioso per gli avversari. CONCENTRATO

Rota, voto 5,5 : Gioca solo 15' minuti ed è forse ingiusto assegnargli un'insufficienza. Entrato a freddo nella ripresa in un match tiratissimo sbaglia a cercare troppo il gioco di fioretto, senza sguainare una più consona sciabola da combattimento. Si fa notare per un paio di percussioni offensive che erano fin lì mancate a Favelas, la sua naturale propensione offensiva gli fa distogliere l'attenzione in difesa e non è puntuale in più di una chiusura. Comunque difficile pretendere di più in una partita esasperata in cui ha giocato poco. ESTRANEO

Misters, voto 8,5 : Fenomenali nel resistere alla tentazione di spiegare all'arbitro cosa sia un vero fallo a gamba tesa sul ginocchio o cosa serva per stendere realmente una persona. La giacchetta nera difatti sembrava non comprenderlo fischiando ogni tuffo dei giocatori reggiolesi. Partita vissuta tutta all'insegna dell'adrenalina per l'allenatore in seconda Cadonici (voto 9), incarnazione vivente del leggendario spirito Favelas. Trascorre l'intero match in piedi incitando e richiamando i compagni in campo, senza mai risparmiare una frecciatina al direttore di gara. Nella ripresa esasperato dall'ennesimo fallo girato esplode di rabbia e si fa cacciare fuori senza risparmiare la memorabile frase "lei è l'arbitro peggiore che abbia mai avuto in vita mia" (o qualcosa del genere ma il concetto è quello). RABBIOSO - Per mister (forse ancora per poco) Roncaglia (voto 8 per il gesto) il lavoro principale è stato cercare di calmare un pò il collega in panchina e di incitare i ragazzi in campo, poco lavoro sul piano tattico in una partita molto agonistica e col solo Rota a disposizione. Trascinato dall'inerzia della gara trascorre l'intera ripresa in piedi con un piede in campo, resistendo più di una volta alla tentazione di dare un calcio al reggiolese di turno che gli giocava a una spanna di distanza. Nel finale calcia con violenza la palla contro la cattedra in metallo a bordo campo, gesto figlio di un misto tra rabbia e poca lucidità (la tecnica di base è di un altro livello rispetto alla categoria), impaurendo l'innominabile giacchetta nera che lo invita ad accomodarsi fuori. EQUIVOCATO

Tifosi, voto ng: Presente il solo Comandante fossolese a sostenere il tifo biancorosso e il lungodegente Botti. Non si fanno sentire nel corso del match, privando la squadra di un apporto fondamentale e facendo così sentire il loro desiderio di mantenere mister Roncaglia sulla panchina. In piena rotta con la società mantengono il loro sciopero del tifo anche in un match tanto tirato. Nel finale non resistono e fanno sentire la loro voce. IDEALISTI

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Cronaca Favelas - Reggiolo

La partita inizia fin da subito nel segno di un sostanziale equilibrio, la più quotata Reggiolo fatica ad imporsi sui tenaci giocatori Favelas, che giocando attentamente non scoprono il fianco alle pericolose incursioni avversarie.
Come già successo in passato i biancorossi si vedono beffare da un autogol, sugli sviluppi di un corner è Pelizzardi l'autore del tocco sfortunato che trafigge Freda. Nel giro di pochi minuti Favelas subisce una pesante sbandata, prende lo 0-2 su tiro da fuori e lo 0-3 sempre da fuori con tocco decisivo della punta avversaria appostata sulla linea di porta. I fantasmi delle partite con New Team e Carpine tornano a farsi sentire, dopo metà tempo giocato molto bene contro una squadra sulla carta più forte ci ritroviamo sotto di 3 gol.
Ed è qui che qualcosa è cambiato, a suonare la carica dell'orgoglio verde-oro è stato, e non poteva essere altrimenti, il centrale Pelizzardi che dopo aver caparbiamente strappato la palla all'avversario scarica la rabbia accumulata con un potente sinistro da metà campo che trafigge l'incolpevole portiere avversario. La scossa è avvertita da compagni e avversari, con questi ultimi in balia della cattiveria Favelas, che giocando di squadra e lottando su ogni pallone prima accorcia e poi pareggia grazie alla doppietta di un bomber Coppola in spolvero e autore di pregevoli giocate che hanno finalmente coinvolto anche i compagni. A pochi secondi dal termine della prima frazione di gioco un arbitraggio quantomeno censurabile penalizza nuovamente Favelas, il direttore di gara prima gira una punizione al limite dell'area, poi mentre parlava con gli inferociti giocatori biancorossi permette a Reggiolo di battere velocemente e trovare la via del gol. E' giusto far notare che dalla 3° categoria alla serie A quando l'arbitro parla con i giocatori e se il gioco non riprende velocemente occorre battere la punizione dopo il fischio, almeno quando si è in presenza di un direttore di gioco con un minimo di personalità.
Il primo tempo termina così sul 3-4, nella ripresa la musica cambia e i biancorossi sono ormai in piena tranche agonistica, decisi più che mai a portare a casa il risultato. Il primo a dimostrarlo è Di Vaio che con un destro di rara potenza e precisione scarica in rete da posizione defilata.
Purtroppo è tutto reso vano da un gol avversario, con i giocatori di Reggiolo abili a sfruttare una maggiore intesa e una certa esperienza. Ma nonostante questo Favelas non muore mai e sempre con Coppola trova il meritato 5-5 dopo un'azione personale di altro livello, fa fuori un paio di difensori e scarica in rete.
Dopo l'ennesimo pareggio rispuntano fuori i limiti caratteriali di una squadra ancora acerba, anzichè fare un ulteriore sforzo per arrivare al vantaggio, ci facciamo beffare ingenuamente dal 3° gol della serata subito sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ma come detto, questa squadra, quando gioca secondo la sua tradizione, non muore mai. A dimostrarlo è proprio un vecchio componente, patron Felettigh. Con il gol appena subito sulla coscienza, decide di risolvere a modo suo, due passi dopo la metà campo lascia partire un destro che si infile all'intersezione dei pali, là dove il portiere reggiano non può arrivare, pergiungendo così allo strameritato 6-6.
Ma la maledizione di questa squadra continua, a un paio di minuti dalla fine prendiamo il 6-7 in un modo che nemmeno ricordo, Cadonici viene allontanato per eccessive proteste (già memorabile la frase "è il peggior arbitro che abbia avuto in tutta la mia vita" n.d.r.), irrimediabilmente innervosito da una direzione di gara unilaterale e assolutamente di basso livello. Pochi secondi dopo anche mister Roncaglia viene allontanato, quando un reggiolese calcia verso la nostra panchina un pallone per perdere tempo, l'irato allenatore colpisce violentemente il pallone, centrando in pieno la cattedra in metallo a pochi cm dal direttore di gara e provocando un frastuono che deve avere impaurito il sessualmente represso arbitro. Importante precisare come il fatto sia stato assolutamente involontario, ma solo frutto di una tecnica non più all'altezza dei tempi che furono, mister Roncaglia voleva solo ributtare la palla in campo, ma la rabbia e la fretta hanno provocato lo sfortunato errore di mira e la conseguente espulsione. Le proteste successive erano frutto di una gara in cui ci siamo sentiti vittime di un arbitraggio di parte e ai limiti del ridicolo.
Dopo aver subito l'ennesimo svantaggio e le due espulsioni in panchina i ragazzi in campo hanno definitivamente mollato, stremati nel corpo e nello spirito, porgendo il fianco alle offensive avversarie e subendo l'immeritato scarto finale, giunto nell'arco di 100 secondi.

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lunedì 26 novembre 2007

Tutto contro, Favelas lotta ma si deve arrendere


Favelas FC - At. S. Reggiolo : 6-9

Sequenza gol: 0-1; 0-2; 0-3; 1-3; 2-3; 3-3; 3-4; 4-4; 4-5; 5-5; 5-6; 6-6; 6-7; 6-8; 6-9
Marcatori: 3 Coppola, Felettigh, Di Vaio, Pelizzardi
Formazione(minuti giocati):
Freda(50'), Pelizzardi(50'), Felettigh(40'), Di Vaio(45'), Coppola (50')
A disp. Rota(15')
Allenatore: Roncaglia - Aggregati: Botti, Cadonici

Note: Espulso Cadonici al 49' per proteste, espulso Roncaglia al 50' per proteste e comportamento non regolamentare.
partita iniziata con alcuni minuti di ritardo, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori presenti all'incontro 20 circa.

Sconfitta che brucia per ciò che si è visto in campo. E' mancata solo la vittoria a Favelas che ha riscoperto l'antico orgoglio e ha messo il cuore recuperando un pesante passivo iniziale e lottando su tutti i palloni, giocandosela gol a gol fino a pochi secondi dalla fine, quando la squadra stremata ha subito l'immeritato scarto finale.
Molti i fischi arbitrali che hanno penalizzato i biancorossi, innervositi dallo stile di gioco avversario e da alcune decisioni quanto meno cervellotiche, esempio lampante il gol del 4-3 avversario, dopo una faticosa rimonta da 0-3 i nostri si sono visti beffare da una punizione battuta rapidamente, mentre l'arbitro parlava con Di Vaio.
Ma recriminazioni a parte è bello sottolineare l'anima dei biancorossi, mai morti fino alla fine e usciti a testa alta. Gli insulti degli spettatori amici degli avversrai sono chiaro simbolo di come la lotta in campo sia stata accesa e di quanto sia stata tirata la partita.
E' sembrato di tornare indietro di qualche anno, i ragazzi in campo parevano indossare la storica casacca verde-oro, sul cui petto vi era scalfito il glorioso nome Favelas, non uno sponsor patinato. L'orgoglio forse dimenticato è tornato a squotere le fondamenta di una squadra che pareva troppo in balia degli eventi, forse raggiungere la lontana Rolo ha fatto tornare alla mente dei vecchi le partite del sabato ai geova, quando con scarpe sbrindellate e un pallone sgonfio si giocava fino all'ora di cena, in inverno, col gelo, quando solo la luna e le stelle illuminavano quel campetto
malandato. Perchè allora si sognavano le belle maglie e un pallone a rimbalzo controllato, si desiderava fare un campionato su un campo come si deve giocando contro squadre vere e non improvvisate. Questa notte di novembre ha fatto tornare alla mente quei desideri, dimenticati troppo velocemente in seguito a qualche partita andata storta.
Oggi si è perso, è vero, ma giocando sempre così, anche con i meno forti, i risultati verranno. Perchè oggi si è giocato da squadra, oggi si è visto che non siamo morti, abbiamo dimostrato a noi stessi che quando il gioco si fa duro possiamo giocarcela a dispetto degli infortuni, delle espulsioni e delle sceneggiate altrui. Avanti a testa alta, altre due partite e poi verrà anche il girone di ritorno, questi li ribeccheremo, così come altre. Avremmo tempo e modo di prenderci ciò che ci è stato tolto.

(a domani per la cronaca)

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giovedì 22 novembre 2007

Occasione sprecata


Favelas FC
- Lamp S.Prospero : 5-5

Sequenza gol: 0-1; 0-2; 1-2; 1-3; 2-3; 3-3; 4-3; 4-4; 5-4; 5-5
Marcatori: 3 Di Vaio, Felettigh, Rota
Formazione(minuti giocati):
Freda(50'), Pelizzardi(50'), Rota(30'), Felettigh(45'), Di Vaio(40').
A disp. Casarini(35')
Allenatore: Roncaglia - Aggregati: Botti, Cadonici

Note: partita iniziata con alcuni minuti di ritardo, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori presenti all'incontro 3 circa.

Partita iniziata male e finita peggio per Favelas. Inizio sconcertante e i nostri sono subito costretti a rimontare il passivo iniziale, grazie a un paio di prodezze di Di Vaio si ripostano in partita e riescono ad allungare sul 4-3. Qualche disattenzione difensiva di troppo costa ai biancorossi i 3 punti, a pochi secondi dalla fine una serie di errori provoca il traumatico pareggio ospite.
Occasione gettata al vento per Favelas che non riesce ad allungare su una diretta concorrente per la salvezza. Sono mancati gli uomini e l'intelligenza. Sveglia.

visto che il blog langue farò brevi pagelle dei componenti,che non se ne devono avere a male,della squadra (alla piccinini)

FREDA: voto 5 sarebbe quasi sufficiente ma quell' uscita kamikaze alla dida nei tempi migliori proprio non ci sta regalando cosi il pareggio alla squadra avversaria..chissa a cosa stava pensando..forse aveva scambiato il pallone per un bombolone alla crema..EXIT DI TESTA

ROTA: voto 6,5 tanta corsa che raramente...cioè qualche volta...cioè spesso non coincide con belle giocate ma impegno e volontà(caratteristiche essenziali per far parte della squadra) ci sono tutte.. peccato per il palo-traversa-incrocio nel finale che poteva regalarci la vittoria... FORREST GUMP

FELETTIGH: voto 6- fase offensiva piu che buona ma la fase difensiva...diciamo da migliorare per essere buoni(e anche molto in fretta).. A fine partita si sfoga dando tutte le colpe al portiere( in parte a ragione) ma siamo una squadra e ognuno prima di tutto si deve guardare in casa propria.. poi ci saranno tempi e soprattutto modi per analizzare gli errorri anche altrui... ARRABBIATO

DI VAIO: voto 7,5 il voto sarebbe anche piu alto ma ha sul groppone lo sciagurato colpo di testa verso la nostra porta nel finale, che diventa un delizioso assist per l'avversario.. nel primo tempo però fa esplodere lo stadio con un bomba da lontano sotto l'incrocio..roba che neanche gli ideatori di Holly e Benji si sarebbero mai sognati.. BOMBARDIERE

PELIZZARDI: voto 6 voto volutamente basso per uno dei migliori in campo, solita prestazione solida in difesa, non riesce a cambiare marcia quando viene spostato in attacco. Non trova il guizzo che da lui ci si aspetta sempre e fa fatica ad adattarsi al cambiamento di ruolo. In ogni caso solito impegno e attaccamento alla maglia, ce ne fossero come lui.....SPAESATO

CASARINI: voto 6.5 Gettato nella mischia in un momento difficile si sacrifica nella ripresa a giocare da ultimo difensore arretrato, mostrando un'inaspettata fisicità e la solita dote di intelligenza tattica e sangue freddo. Una piacevole sorpresa per Favelas che sa di poter contare su un giocatore duttile nei momenti di difficoltà.....RITROVATO

MISTER(S): voto 4.5 Ormai si può parlare di coppia di allenatori sulla panchina Favelas, oltre al solito Roncaglia anche un Cadonici a fine carriera da il suo contributo motivazionale. Cadonici oltre al brufolo vuole fare brillare anche la squadra in parte riuscendovi durante l'intervallo...Infatti la squadra è entrata in campo con un piglio diverso e da intimorita preda si è trasformata in predatrice affamata di gol... Partita gestita con attenzione fino a pochi minuti dalla fine, quando lo stravolgimento tattico ha creato confusione all'interno della squadra. Ma più di tutto allo staff tecnico viene imputata la mancanza di fiducia nei confronti della sedia, reputata ancora fuori condizione e non pronta all'esordio.....INDECISI

TIFOSI: voto 7,5 Come al solito vicini alla squadra anche nei match contro squadre meno blasonate. Presenti in numero esiguo si fanno sentire per tutta la durata del match, sostenendo la causa Favelas e il morale dei giocatori anche nei momenti di difficoltà. Nota negativa: non hanno ancora imparato come si fanno le foto e per protesta addirittura mercoledi hanno indetto lo sciopero dei fotografi d'arte sportivi..INGRATI Un plauso speciale anche a el comandante che ha tentato il gemellaggio con la squadra avversaria che ha declinato l'invito con gesti poco carini come sputare con inaudita cattiveria nei guanti o gettare a terra la sigaretta..CATTIVONI Oltre agli ultras lodevole la presenza di Botti infortunato che ci ha tenuto ad essere presente. Va a loro il ringraziamento di tutti, sempre presenti anche nei momenti di difficoltà.....NON HANNO NIENTE DA FARE..

(il post completo lo faccio se c'ho voglia)


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martedì 20 novembre 2007

Analisi di una crisi, chiusura sondaggio

Da un paio di giorni si è concluso un sondaggio assai gettonato, voi tifosi vi siete potuti esprimere sul delicato momento della stagione Favelas.
Per cercare di evidenziare il motivo principale delle sconfitte patite anche con risultati pesanti, vi abbiamo fornito le più svariate ipotesi, ora che le votazioni si sono concluse vediamo cosa ha espresso il volere popolare. Partiamo dalle opzioni prese meno in considerazione:
-Società assente, 2 voti: non avete addossato colpe a patron Felettigh, al presidentissimo va riconosciuto lo sforzo economico e la faraonica campagna acquisti, culminata con l'acquisto del forte Pelizzardi, il talento Rota e l'implacabile bomber Coppola. Società, assolta.
-Condizione precaria, 3 voti: nonostante i brutti infortuni patiti da alcuni componenti, anche qui risparmiate lo staff medico e il preparatore. Le patologie croniche di Cadonici non sarebbero curabili nemmeno da MilanLab e gli altri problemi sono di natura traumatica. Giusto.
-Mancanza concentrazione, 5 voti: l'attenzione su tutti i palloni è sempre stata una prerogativa Favelas, e dopo le due sonore batoste nei derby (17 gol subiti) eravamo curiosi di sentire le vostre reazioni a riguardo. Ma anche qua sembrate perdonare qualche disattenzione difensiva di troppo e qualche errore sottoporta. Su questo avrei qualcosa da ridire, ma siamo in democrazia (almeno qua sopra) e il voto non si discute.
-Qualità giocatori, 8 voti: L'impressione che ho avuto è che dopo alcune prestazioni di qualche avversario sia sopraggiunto un certa amarezza nel constatare che loro avevano alcune individualità migliori delle nostre. Soprattutto nel ruolo del portiere. Non si spiega altrimenti un voto importante a condannare dei ragazzi che giocano insieme per la prima volta un campionato CSI, volendo criticarne la qualità era meglio puntare il dito contro chi li ha scelti, ma ahimè noto che qualcuno di voi ha le idee confuse e ne è segno inequivocabile la prossima, scandalosa, indecente, voce del sondaggio.
-Mister incompetente, 11 voti: un'opzione che nasceva come pura formalità ha invece ricevuto quasi un plebiscito. A sorpresa l'allenatore è stato accusato come caprio espiatorio della disfatta biancorossa da parte del nullafacente, squallido, nerd, popolo di internet. Precisando che lo staff parla ovviamente con la massima imparzialità, è scandaloso come certa gente priva della qualsivoglia base tecnico-tattica si permetta di criticare l'egregio allenatore per il fantastico lavoro svolto. Purtroppo il carattere burbero del mister non è piaciuto a quella manica di mangiapane a tradimento, mercenari che vestono la maglia biancorossa. Quelle fighette non rispettano il sottoscritto...ehm...volevo dire il mister e non fanno come dico io...ehm *coff coff*...volevo dire come dice l'allenatore. Ma tant'è, i pecoroni da computer hanno deciso così, contenti loro...magari uscissero di casa anzichè stare appicicati a un monitor...ma vaffan...
-Quale crisi? 13 voti: Alcuni utenti hanno giudicato che le sconfitte sono state causa di un'oggettiva superiorità degli avversari, onore a loro che con sportività hanno valutato con serenità la situazione, senza dare colpe a chi non ne ha.

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Tornare a vincere!


Questo è il solo e unico imperativo che aleggia nelle menti dei giocatori Favelas a 24 ore dal match contro la Lamp S.Prospero. (mercoledi 21, ore 22, Bastiglia)
Dopo tre sconfitte consecutive, l'ultima con parecchi rimpianti, si va ad affrontare una squadra di bassa classifica, sicuramente alla portata dei nostri. Sarebbe però sbagliato cantare vittoria troppo presto, infatti domani la truppa biancorossa sarà decimata da parecchie assenze, mancheranno quei giocatori insostituibili quali il portiere Freda e bomber Coppola, entrambi impegnati con la loro seconda squadra di calcio a 11. Oltre a loro va registrata l'assenza del lungodegente Botti, il perno difensivo è ancora bloccato dal problema alla spalla che gli impedisce anche di allenarsi.
Il sempre traballante mister Roncaglia dovrà quindi affidarsi ad una formazione tutta nuova, facendo fronte ad un'emergenza mai così pesante.
In porta verrà schierato capitan Cadonici, che ancora dolorante per l'infortunio patito contro Budrione si reinventerà portiere cercando di sopperire con la grinta e la pazzia di cui è abbondantemente dotato, a un'ovvia mancanza di esperienza in quel ruolo.
In difesa si chiede l'ennesimo sacrificio al gladiatorio Pelizzardi, verosimilmente schierato da ultimo difensore anche se non si escludono cambi di ruolo nel corso del match.
A sinistra si chiede uno sforzo al dolorante Felettigh, il fantasista è alle prese con dolori alle caviglie (la frequentazione assidua del capitano deve averlo condizionato n.d.r.) ma dovrà disputare la partita dal primo all'ultimo minuto, dunque si scordi il dolore per quei 50 minuti e dia il suo contributo alla causa come ha dimostrato di saper fare.
Esordio dal primo minuto anche per il giovane Rota, la fascia destra sarà sua zona di competenza. Il mister vuole vederla consumata a fine partita dalle sgroppate del brevilineo biancorosso, altrimenti è prevedibile l'ennesima sfuriata del codardo allenatore solito prendersela con quelli più piccoli di lui. Per Rota il compito è di distruggere sul nascere l'iniziativa avversaria e di proporsi in avanti per cercare la via del gol.
In attacco riconferma anche per un Di Vaio in spolvero, sperando che la stanchezza non gli giochi un tiro mancino, da lui ci si attende la solità qualità e una buona dote di tiri da fiondare nella porta avversaria, sfruttando anche le ridotte dimensioni del campo da giuoco. Il "Re Leone" ha caratteristiche diverse dall'assente Coppola, essendo un amante del bel calcio non disdegna di servire ai compagni deliziosi assist, quindi mai come domani occorrerà il sostegno dei compagni alla punta.
La partita si paventa più ostica del previsto, dunque massima concentrazione e soprattutto, gioco di squadra. Come si è fatto mercoledi scorso, l'avevamo detto che giocando col collettivo ci saremmo tolti qualche soddisfazione e quasi facevamo il risultato contro una squadra di vertice, dunque domani massima concentrazione e guardia alta, rispettando l'avversario e concentrandosi per un unico obbiettivo, i 3 punti.
Per la prima volta dopo diverso tempo la squadra che scenderà in campo domani sarà composta, quasi totalmente, da giocatori del primo corso Favelas. Il cuore di quella storica formazione deve tornare a battere più forte che mai per lottare da leoni, per vincere.


A margine un pò di sano gossip, nella serata di lunedi una delegazione Favelas si è recata in un lussuoso cinema carpigiano per assister alla prima assoluta (per loro) del film "La leggenda di Beowulf" (in foto). Il film non è stato scelto a caso, o forse si, narra di un eroe leggendario che sconfigge un demone e fa altre cose che al momento non ricordo. Alcuni concetti sono però riconducibili a una partita di calcio e i nostri li hanno appreso in pieno: "mai giacere con una donzella prima della battaglia" questo discorso vale principalmente per il capitano che essendo piendo di 'iga deve mantenere la concentrazione prima delle partite, se sei alto bello ed eroico come beuolf avrai un sacco di gnocca, insomma sarai come il mister, inoltre, se devi uccidere un demone e salta fuori che è Angelina Jolie fottitene e approfittane (anche se non saprei come abbinare la cosa a una partita di pallone n.d.r.) e infine se devi uccidere un drago è meglio che ti tagli un braccio (anche questo c'entra poco ma era la scena finale e dovevo citarla n.d.r.).
Alla proiezione erano presenti l'ormai mitico tifoso El Che, capitano, allenatore, Botti e il sempre rimpianto ex Bartolacelli. Si è anche parlato di mercato, ma la storica "freccia verde-oro" pare intenzionata a non riprendere la carriera agonistica, con sommo rimpianto dei più vecchi fans Favelas. Ma nonostante le difficoltà di qualcuno a comprendere un film piuttosto semplice è stata una serata piacevole conclusasi da scazza, dove il mister ha potuto ammirare schifato la (poca)serietà di Cadonici, sempre più avvezzo a uno stile di vita malsano.

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giovedì 15 novembre 2007

Ripartire da questa sconfitta

Leggendo la cronaca vi sarà parso percepire una certa siddisfazione da parte mia per come ha giocato la squadra ieri sera, nonostante la sconfitta.
Nella partita con la Carpine abbiamo dimostrato che non siamo quelli che ne hanno presi 6 dai ragazzi di New Team o 11 da Budrione, perchè in quelle partite è mancata la mentalità Favelas, è mancata la voglia di raggiungere un traguardo apparentemente impossibile, sono mancate grinta e convizione. E' mancato tutto ciò che contraddistinse il primo, miracoloso, corso verde-oro.
Ieri questa voglia si è vista, e quasi quasi facevamo il risultato. Non abbiamo qualità eccezionali, ammettiamolo, ma ieri la differenza di tecnica e organizzazione con la Carpine non si è vista, quella era una squadra che l'anno scorso ha fatto la 2a categoria, eppure chi meritava di vincere ieri eravamo noi. E' sbagliato pensare che si è perso per sfortuna o per errori del portiere, è un ragionamento inammissibile all'interno di una squadra che abbia un minimo di mentalità vincente e noi dobbiamo avercela se vogliamo vincere (un pò contorto ma non fa una piega).
Fino ad ora ho parlato di "squadra" o sempre usato il "noi" perchè si vince e si perde tutti assieme, in particolare a calcetto. Nonostante questo intendevo analizzare un pò le prestazioni individuali, non metterò voti, metterò ciò che penso sperando che possa fregarnene qualcosa a qualcuno, ma anche se ciò non fosse poco mi importa.
Freda: cinque gol non sono tanti a calcetto, però c'è da dire che più di qualche tifoso ha penato parecchio per alcuni gol considerati evitabili. Fino ad ora ha vissuto alla giornata, troppi alti e bassi che non fanno bene alla squadra, occhio che la sedia è in agguato.
Pelizzardi: semplicemente insuperabile, subito entrato nel cuore dei tifosi per i suoi interventi decisi ma sempre sul pallone facendo dimenticare l'ormai vecchio Cadonici. Il jolly Favelas ha fin qui ricoperto tutti i ruoli, punta, esterno, difensore e visto l'andamento di Freda si considera un suo ulteriore arretramento in porta. Fedele al suo nobile credo politico, il compagno Pelizzardi non si intimorisce dinnanzi a nessun avversario e si sacrifica per i compagni e per la causa. Un esempio per tutti.
Di Vaio: Nuovamente a bocca asciutta, il re leone si è fatto perdonare l'ultimo brutto episodio che lo ha visto protagonista settimana scorsa. Nonostante sia apparso appesantito le sue giocate sono forse le uniche in grado di accendere la lampadina in casa Favelas, ottimo anche in fase di copertura, nonostante sembri intimorito da questo ruolo, ha mostrato cosa può dare alla squadra. Deve credere di più nei suoi mezzi, sicuramente il più esperto ed adatto al calcio a 5. Speriamo che torni presto quello delle prime giornate.
Felettigh: smoking bianco ha troppo timore del contatto, bisogna dirlo. Essendo lui un senatore ci aspettiamo che trasmetta serenità ai compagni. Spesso bloccato dalla difesa avversaria si sacrifica ottimamente in copertura, facendo valere una resistenza invidiabile e lavorando intelligentemente per la squadra. Però c'è bisogno che recuperi più palloni e che faccia valere un fisico che, nonostante l'ironia di alcuni, è presente. Essendo uno dei pochi in grado di portare il pressing costantemente aiuti i compagni ad organizzarsi in difesa.
Coppola: con la tripletta di ieri siamo a quota 9 per il bomber biancorosso, schierato a sorpresa capitano viene maggiormente coinvolto nel gioco. Sicuramente avvantaggiato dal campo più lungo del solito fa valere le sue famose doti di tecnica e potenza e da solo regge il reparto offensivo Favelas. Per quanto sia lodevole in questo gli si chiede di giocare maggiormente coi compagni per dare più problemi alle difese avversarie che una volta prese le misure raddoppiano su di lui rendedogli vita difficile.
Rota: grande impegno per il folletto biancorosso, che nonostante i continui rimproveri e le minacce del mister gioca sempre con attenzione e dedizione. Da una sua iniziativa nasce il secondo gol Favelas. Ordinato anche in fase difensiva mette in campo ciò che può dare e per questo è sostenuto dai compagni che ne apprezzano lo spirito. Pecca in alcuni cambi difensivi per via del poco affiatamento ma è una colpa da spartire con i colleghi di reparto. Si fa sempre trovare pronto e sa mantenere il suo posto, una riserva preziosa per la squadra.
Casarini: prima apparizione in panchina per lo storico cmponente Favelas, non prende parte al match ma risponde presente alla convocazione dell'ultimo minuto. Se ce ne sarà bisogno sappiamo che si può contare su di lui.
Botti: siede accanto ai compagni per far valere la sua esperienza, calmando i bollenti spiriti di capitan Cadonici. Incerti i tempi di recupero per il suo problema alla spalla, sarà sottoposto nei prossimi giorni a risonanza magnetica sperando che non si tratti di nulla di grave. Sicuramente assente anche per il prossimo impegno contro S. Prospero. A lui gli auguri di pronta guarigione da parte di staff e tifosi.
Cadonici: un leone in gabbia trascorre tutta la partita in piedi richiamando e sostenendo i compagni in campo. Preziosissimo il suo attaccamento alla maglia che trasmette anche a chi sta giocando. Motivatore nato si fanno insistenti le voci di un suo addio al calcio per ripartire dalla panchina Favelas, facendo le scarpe all'odiato rivale Roncaglia. Compromette ulteriormente il suo ritorno alle gare peggiorando l'infortunio alla caviglia mentre si piega per raccogliere un pallone. Idolo dei tifosi che invocano a gran voce il suo ingaggio come allenatore a tempo pieno, si è preso una pausa di riflessione per decidere il da farsi. Incerta la sua presenza nel match di mercoledi prossimo.
Roncaglia: un momento difficile per il mister biancorosso, incappato nella terza sconfitta consecutiva e bocciato da critica e tifosi. Il sondaggio sul sito lo condanna senza appello quale causa della crisi Favelas, i tifosi non lo hanno mai amato e lui fatica a farsi accettare. Inoltre ha avuto screzi con la presidenza e anche con lo Staff che cura il blog, accusando quest'ultimo di giocargli contro per vederlo esonerato una volta per tutte. Emblematica la situazione nel corso della partita con la Carpine, soverchiato nel ruolo da capitan Cadonici con il quale ha sovente duri contrasti verbali e fisici causati da diatribe di carattere sportivo. Sembra oramai giunto al capolinea della sua carriera da allenatore. Ha dichiarato ad alcuni amici intimi che si allenerà duramente per tornare al calcio giocato, non ci crede nessuno conoscendo il suo proverbiale amore per la buona tavola. Il mister è sempre più isolato.
Tifosi: sempre presenti in tutte le partite Favelas non fanno mancare il loro supporto, incitano la squadra con cori e coreografie degne di ben altra categoria. Anche grazie al loro incitamento la squadra lotta e combatte come non mai. Purtroppo dobbiamo registrare alcuni incidenti prima della partita, sono stati lanciati oggetti sul terreno di gioco e un ultras già diffidato, S.L., è entrato sul terreno da gioco, sfottendo anche il direttore di gara. Su di lui sono in corso le indagini della magistratura e si attendono severi provvedimenti disciplinari.

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Sconfitti, ma a testa alta!




Carpine - Favelas FC : 5-3

Sequenza gol: 1-0; 1-1; 2-1; 3-1; 3-2; 3-3; 4-3; 5-3
Marcatori: 3 Coppola
Formazione(minuti giocati):
Freda(50'), Pelizzardi(50'), Felettigh(35'), Di Vaio(40'), Coppola(50').
A disp. Rota(25'), Casarini
Allenatore: Roncaglia - Aggregati: Cadonici, Botti

Note: Partita iniziata in orario, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori presenti all'incontro 25 circa con folta rappresentanza ospite, tafferugli prima del match tra i tifosi ospiti con lancio di oggetti in campo.

Favelas lotta, corre e suda per 50 minuti, ma alla fine è costretta a piegarsi al maggior tasso tecnico della Carpine e subisce un'immeritata sconfitta. A fare la differenza alcuni interventi difensivi non eccellenti della retroguardia biancorossa e la giornata di grazia del portiere avversario.
Ma andiamo con la cronaca: la partita si mette subito male per Favelas, che dopo 10' di predominio si vede beffare dal primo e fino ad allora unico tiro in porta avversario. La reazione dei biancorossi è puntuale e dopo pochi giro di lancette trovano il pareggio con un potente diagonale di Coppola che si infila nell'angolino alto alla sinistra del portiere. Mantenedo i ritmi blandi come richiesto dallo staff tecnico, Favelas sembra controllare facilmente il match, ma come troppo spesso è accaduto nel corso del campionato, due difese rivedibili consentono agli avversari di portarsi sul 2-1 e poi di allungare ulteriormente in conclusione di primo tempo.
Grazie al lavoro motivazionale dell'eterno acciaccato Cadonici, nella ripresa i biancorossi entrano in campo decisi a riagguantare il risultato. Trascinati da un monumentale Pelizzardi, i nostri mantengono il controllo della partita, prima accorciano il risultato con Coppola, pronto a ribattere in porta un tiro parato del sempre utile e lodevole Rota, poi sopraggiungono all'agognato pareggio, è sempre bomber Coppola che fugge alla marcatura avversaria e fredda il portiere avversario, 3-3 e 10 minuti ancora da giocare.
Trascinati dal'inerzia del match i ragazzi di mister (forse ancora per poco) Roncaglia, tentano di completare l'opera e di portare a casa i 3 punti. Il revival di Italia-Germania 4-3 però si infrange sulla traversa, insieme al delizioso pallonetto di Coppola e ai sogni di gloria del popolo biancorosso, che ancora una volte recrimina per i troppi gol sfumati.
E così che a 5 minuti dal termine giunge, inesorabile, il vantaggio avversario, difendiamo male e concediamo 3-4 calci d'angolo consecutivi, la serie infinita di corner è interrotta dal gollonzo Carpinese che beffa Freda sotto le gambe. Il morale finisce sotto i tacchi e sono vane le conclusioni da fuori di un ottimo Di Vaio e le giocate di un Felettigh in spolvero. L'ultimo a provarci è ancora Coppola che imbeccato dal fantasista italo-austriaco incoccia contro l'estremo difensore avversario. Nell'ultimo minuto di gioco c'è gloria anche per il numero 72 ospite, giocatore talentuoso nel quale il mister si rispecchia, che sebbene annullato da un Pelizzardi troppo superiore trova il definitivo 5-3 nell'ultima azione della partita con un pregevole tocco di punta che sancisce il risultato definitivo.
Al triplice fischio c'è amarezza per la terza sconfitta consecutiva, ma è stato dimostrato che giocando da squadra, tutti insieme, aiutandosi, le partite si giocano sempre fino all'ultimo secondo. Nonostante le assenze importanti e nonostante il valore degli avversari questa sera si è giocato quantomeno alla pari. Dunque grinta e voglia di riscatto in vista della prossima partita contro la Lamp S.Prospero.

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martedì 13 novembre 2007

Casa dolce casa...

... o almeno così sperano i giocatori e tifosi di Favelas, con la squadra impegnata domani sera in un delicato match contro la Carpine, squadra con ambizioni di vertice partita per vincere il campionato.
Si gioca alle 22 in quel di Soliera, al circolo tennis o come lo chiamano in casa biancorossa "al tendone". Sarà infatti un eccezionale ritorno a casa per la squadra, che dovrà giocare su quel campo da cui è nato l'ambizioso progetto semi-dilettantistico del CSI. Durante la prima metà del 2007 la squadra era solita disputare almeno una partita a settimana su questo campo, provando e riprovando schemi, moduli, tattiche e facendo un importante lavoro atletico. Il nuovo corso Favelas muoveva i suoi primi passi sul bellissimo manto sintetico del tendone.
Purtroppo domani bisognerà tenere da parte i ricordi e la malinconia, domani si va a giocare una partita difficilissima in una situazione psico-fisica che non poteva essere peggiore. Dopo la partenza sprint con due vittorie consecutive, i nostri sono incappati in due brutte sconfitte in altrettanti derby persi per 6-1 e 11-3. Sebbene con qualche recriminazione sulla condotta di gara, i risultati sono pesanti e poco giustificabili da parte nostra. Il morale è sotto i tacchi e anche all'interno dello spogliatoio c'è stato qualche screzio di troppo, domani bisognerà fare quadrato e affrontare la Carpine tutti uniti, da squadra vera, incuranti delle assenze e senza partire sconfitti.
Assenti certi saranno capitan Cadonici e il perno difensivo Botti. Il primo risente ancora del vile intervento di un giocatore avversario la scorsa partita che gli ha procurato una forte botta al piede con conseguente dolore alla caviglia, nonostante l'infortunio sia stato violento non sono pochi i tifosi che mugugnano per l'ennesimo infortunio di Cadonici e per i suoi lunghi tempi di recupero. Botti invece sarà assente per un doloroso problema alla spalla che lo perseguita già da tempo e che lo ha costretto al forfeit anche nella sua seconda squadra, la 40tolese, per lui i tempi di recupero sono ancora incerti e se ne saprà di più solo nei prossimi giorni.
Date le assenze il sempre più pericolante mister Roncaglia si appresterà ad affrontare il delicato match con una difesa totalmente rinnovata, chiedendo un sacrificio al jolly Pelizzardi che dovrà sacrificarsi nel ruolo di ultimo difensore a proteggere il portiere Freda.
I tifosi sognano la vittoria, un obbiettivo difficile da raggiungere a detta di tutti, nessuno si aspetta che ci regalino i 3 punti. L'avversario è una neo-retrocessa che punta subito a risalire di categoria, sono sicuramente più attrezzati di noi e vedendoli le passate giornate hanno dimostrato una maggiore organizzazione e una panchina molto lunga.
Ma mai come ora bisogna pensare solo a noi stessi, riflettere sulle ultime sconfitte e cercare di meditare sui propri errori. Innanzitutto l'arrendevolezza dimostrata nell'ultima partita è una cosa inaccettabile, mai darsi per vinti e lottare sempre e comunque per uscire dal campo a testa alta. Certe disattenzioni difensive devono cessare, sia da parte dei singoli che collettive, spesso ci siamo trovati in inferiorità numerica a difendere perchè non tutti aiutavano in copertura e questo quando si gioca 5 contro 5 è determinante.
Non intendo lanciare grida di battaglia o vane promesse di vittoria. Si scenda in campo concentrati, senza pensieri, con la voglia di aiutare i compagni e di dare il massimo, il risultato verrà da se e sono sicuro che mantenendo un atteggiamento fortemente agonistico come ho appena descritto potremmo levarci qualche soddisfazione.
Dunque forza Favelas avanti tutti insieme, chi gioca e chi starà a bordocampo. Domani vincerà la SQUADRA migliore, dimostriamo di esserlo!

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lunedì 12 novembre 2007

Una tranquilla domenica di follia

Premetto che chi mi conosce sa cosa penso sull'argomento e dunque cercherò di essere il più imparziale possibile, cercando di capire come si può essere giunti a tutto ciò, di chi è la colpa, quali sono le vie per uscirne, se ne usciremo o quant'altro mi venga in mente.
Per ovvi motivi l'articolo non avrà in se quello spirito ironico che accompagna il nostro blog, non posso e non voglio fare ironia su un fatto tragico come la morte assurda di un ragazzo e su tutto ciò che ne è conseguito.

Si chiamava Gabriele Sandri il ragazzo che ieri è stato ucciso sul sedile posteriore della macchina di un amico, era laziale e voleva andare a Milano per seguire la sua squadra. Era un tifoso come ce ne sono tanti, come tutti lo siamo un pò, è morto in un autogrill a km da casa, colpito da un proiettile sparato da un poliziotto. Perchè sia successo non si capisce ancora, si è senza parole di fronte a una tragedia evitabile, ma cosa c'entra questo col calcio? Forse molto, forse niente. Il ragazzo era tifoso laziale, è stato ucciso da un poliziotto che probabilmente non sapeva neppure chi fosse.
E allora perchè si è scatenata la furia ultrà a Bergamo e Roma? A mente fredda me lo sono chiesto, e le risposte sono più di una. La prima, la più importante, è la rabbia covata da tempo all'interno delle curve nei confronti delle f.d.o., dunque un pretesto per combattere contro le polizie viste come il manganello dello stato che punisce e perseguita, reprime senza cercare il dialogo e cerca di imporre un modello inglese che non potrà mai essere applicato in Italia. Perchè è l'Italia la causa di tutto ciò, è il nostro modo di pensare e di agire, non vi è programmazione e le scelte vengono prese sull'onda emotiva del morto di turno, l'attuale decreto Amato ne è un esempio lampante. Entrato in vigore dopo la morte dell'ispettore Raciti, "combatte" la violenza impedendo l'uso di striscioni, bandiere, megafoni, tamburi, fumogeni, anche le trombette sono vietate. Si combatte la violenza installando tornelli all'ingresso, come nei supermercati. I decreti legge non servono a niente, quello che è avvertito dalla tifoseria è solo una brutale repressione, il DASPO.
Gli agenti agiscono spesso a volto coperto, in Inghilterra hanno il numero di matricola sul caso, in Italia no. Manganelli al contrario e lacrimogeni ad altezza uomo sono purtroppo la normalità. Lo stadio è porto franco per tutti, un luogo in cui vige la legge del più forte, in cui i diritti delle persone sono tralasciati e calpestati volentieri.
Premettendo sempre che questo è un discorso circoscritto che vale per alcune città, per il tifo più estremo, perchè ieri a Roma si è fatta guerriglia urbana? chi erano? cosa li a spinti a devastare e distruggere? Voglia di vendetta forse, secondo me no. Le curve sono i quartieri popolari dello stadio, i più economici accessibili a tutti, sono lo specchio dei malesseri della società. Il disagio e la frustrazione spesso trovano valvola di sfogo la domenica, spesso si tratta di veri e propri criminali appartenenti a gruppi politici estremisti.
Lo sport è diventato un pretesto per combattere quella società che offre sempre meno opportunità, il poliziotto è il simbolo del malgoverno e colpevole della propria triste situazione, oltre ad essere il nemico da combattere e distruggere.
L'ideologia ultras è cambiata nel corso degli anni, da lotta campanilistica un pò per gioco e un pò per orgoglio, si è passati alla guerriglia contro lo Stato. I primi gruppi nascevano negli anni '70, in pieno boom economico i giovani di allora vivevano in altre situazioni, avevano altri pensieri e altri valori. Oggi tutto è cambiato: il calcio cambia in continuazione, così come cambia la società, negli anni si è passati dai calzoncini corti di cotone alle maglia iper-tecnologiche. C'era l'appuntamento fisso con 90° minuto (per molti solo "novantesimo"), oggi le partite le mandano in diretta sky e digitale terrestre tutto a pagamento, leggevi la Gazzetta per vedere quanto avevano fatto in C, ora la si prende per il fantacalcio. Si giocava la domenica, oggi tutti i giorni. Alla domenica ci si accomodava allo stadio con "tutto il calcio minuto per minuto" sempre sintonizzato sulla radiolina, oggi ci si piazza in poltrona seguendo 10 partite contemporaneamente.
Il calcio era ancora qualcosa di romantico, i gol li vedevi una volta altrimenti li immaginavi alla radio narrati come favole da Brera o Ciotti, ora te li vomitano addosso a tutte le ore.
Mi spiazza e mi intristisce vedere cosa è diventato il calcio di oggi, freddo e lontano come è le televisione, e la curva sempre più indipendente, non più massima espressione dell'amore e della passione popolare, ma ghetto riconosciuto di pochi delinquenti e piazzisti politici, di bimbominchia troppo cresciuti che filmano col telefonino le marachelle da far vedere agli amichetti. Anche la curva è diventata sintetica, ennesima espressione di una società di plastica che sta contagiando anche la passione di tutti noi.

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domenica 11 novembre 2007

Ora anche Favelas ha il suo simbolo


Come ogni squadra che si rispetti, anche la nostra da oggi può fregiarsi di un nuovo, sfavillante, scintillante, bellissimo logo.
Da oggi anche noi avremmo lo stemma della nostra squadra, in cui riconoscerci e per il quale tifare. E' semplice ed essenziale, senza fronzoli o inutili orpelli, un ellisse biancorossa racchiude il volto di un leone e il nome della squadra, più in basso è riportato l'anno di fondazione della squadra, il lontano 2004.
Si è scelto il leone quale simbolo universalmente riconosciuto di forza, fierezza e coraggio. Quelle doti che ogni vero componente della grande famiglia Favelas dovrebbe avere, senza le quali ogni risultato è precluso. Questo è un altro passo verso la completa maturazione della nostra squadra, oramai abbiamo raggiunto livelli invidiabili di serietà, completezza e competenza.
Il presidente in persona, mai sazio di nuovi traguardi, in via confidenzaile mi ha parlato di trattative avviate per portare Favelas sui grandi palcoscenici internazionali, organizzando amichevoli coi più blasonati team europei. Presto raggiungeremo l'accordo per i diritti tv con SCAI e la campagna propagandistica non si ferma certo qua.
Mister e capitano poseranno per una campagna pubblicitaria della D&G, per lanciare la nuova collezione di intimo maschile, mentre il portierone sarà testimonial di una campagna contro l'abuso di alcolici da parte dei più giovani.
Ma non lasciamoci distrarre dalla vita mondana e dalla popolarità, mercoledi si torna in campo a Soliera, si torna a casa nostra, rialziamo la testa.

Un grazie particolare, per la disponibilità, all'utente(ssa) Moma del forum gamesradar.it, senza il suo aiuto lo staff che è incompetente e anche un pò stupidotto non sarebbe stato in grado di creare il nuovo logo.

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