martedì 27 novembre 2007

Cronaca Favelas - Reggiolo

La partita inizia fin da subito nel segno di un sostanziale equilibrio, la più quotata Reggiolo fatica ad imporsi sui tenaci giocatori Favelas, che giocando attentamente non scoprono il fianco alle pericolose incursioni avversarie.
Come già successo in passato i biancorossi si vedono beffare da un autogol, sugli sviluppi di un corner è Pelizzardi l'autore del tocco sfortunato che trafigge Freda. Nel giro di pochi minuti Favelas subisce una pesante sbandata, prende lo 0-2 su tiro da fuori e lo 0-3 sempre da fuori con tocco decisivo della punta avversaria appostata sulla linea di porta. I fantasmi delle partite con New Team e Carpine tornano a farsi sentire, dopo metà tempo giocato molto bene contro una squadra sulla carta più forte ci ritroviamo sotto di 3 gol.
Ed è qui che qualcosa è cambiato, a suonare la carica dell'orgoglio verde-oro è stato, e non poteva essere altrimenti, il centrale Pelizzardi che dopo aver caparbiamente strappato la palla all'avversario scarica la rabbia accumulata con un potente sinistro da metà campo che trafigge l'incolpevole portiere avversario. La scossa è avvertita da compagni e avversari, con questi ultimi in balia della cattiveria Favelas, che giocando di squadra e lottando su ogni pallone prima accorcia e poi pareggia grazie alla doppietta di un bomber Coppola in spolvero e autore di pregevoli giocate che hanno finalmente coinvolto anche i compagni. A pochi secondi dal termine della prima frazione di gioco un arbitraggio quantomeno censurabile penalizza nuovamente Favelas, il direttore di gara prima gira una punizione al limite dell'area, poi mentre parlava con gli inferociti giocatori biancorossi permette a Reggiolo di battere velocemente e trovare la via del gol. E' giusto far notare che dalla 3° categoria alla serie A quando l'arbitro parla con i giocatori e se il gioco non riprende velocemente occorre battere la punizione dopo il fischio, almeno quando si è in presenza di un direttore di gioco con un minimo di personalità.
Il primo tempo termina così sul 3-4, nella ripresa la musica cambia e i biancorossi sono ormai in piena tranche agonistica, decisi più che mai a portare a casa il risultato. Il primo a dimostrarlo è Di Vaio che con un destro di rara potenza e precisione scarica in rete da posizione defilata.
Purtroppo è tutto reso vano da un gol avversario, con i giocatori di Reggiolo abili a sfruttare una maggiore intesa e una certa esperienza. Ma nonostante questo Favelas non muore mai e sempre con Coppola trova il meritato 5-5 dopo un'azione personale di altro livello, fa fuori un paio di difensori e scarica in rete.
Dopo l'ennesimo pareggio rispuntano fuori i limiti caratteriali di una squadra ancora acerba, anzichè fare un ulteriore sforzo per arrivare al vantaggio, ci facciamo beffare ingenuamente dal 3° gol della serata subito sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ma come detto, questa squadra, quando gioca secondo la sua tradizione, non muore mai. A dimostrarlo è proprio un vecchio componente, patron Felettigh. Con il gol appena subito sulla coscienza, decide di risolvere a modo suo, due passi dopo la metà campo lascia partire un destro che si infile all'intersezione dei pali, là dove il portiere reggiano non può arrivare, pergiungendo così allo strameritato 6-6.
Ma la maledizione di questa squadra continua, a un paio di minuti dalla fine prendiamo il 6-7 in un modo che nemmeno ricordo, Cadonici viene allontanato per eccessive proteste (già memorabile la frase "è il peggior arbitro che abbia avuto in tutta la mia vita" n.d.r.), irrimediabilmente innervosito da una direzione di gara unilaterale e assolutamente di basso livello. Pochi secondi dopo anche mister Roncaglia viene allontanato, quando un reggiolese calcia verso la nostra panchina un pallone per perdere tempo, l'irato allenatore colpisce violentemente il pallone, centrando in pieno la cattedra in metallo a pochi cm dal direttore di gara e provocando un frastuono che deve avere impaurito il sessualmente represso arbitro. Importante precisare come il fatto sia stato assolutamente involontario, ma solo frutto di una tecnica non più all'altezza dei tempi che furono, mister Roncaglia voleva solo ributtare la palla in campo, ma la rabbia e la fretta hanno provocato lo sfortunato errore di mira e la conseguente espulsione. Le proteste successive erano frutto di una gara in cui ci siamo sentiti vittime di un arbitraggio di parte e ai limiti del ridicolo.
Dopo aver subito l'ennesimo svantaggio e le due espulsioni in panchina i ragazzi in campo hanno definitivamente mollato, stremati nel corpo e nello spirito, porgendo il fianco alle offensive avversarie e subendo l'immeritato scarto finale, giunto nell'arco di 100 secondi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non vorrei sbaglirmi ma il commento è scazzato... dopo il 3-3 non siamo mai andati di nuovo pari a loro ma eravamo sempre 1 gol sotto...

Anonimo ha detto...

Informo staff e tifosi che questo pomeriggio il sottoscritto e il capitano si recheranno a Carpi presso la sede del Csi x presentare ricorso contro l'irregolarità dell' Ariolas Rolo di giocare con uno squalificato... Ringraziate il presidente che almeno si tiene informato sulle squalifiche, altrimenti chissà dove andremmo a finire.
Conto di riavere ciò che ci è stato ingiustamente tolto...

Il presidente

Anonimo ha detto...

dato che oramai mi prendo anche dell'incopetente quando dormo, qualcuno mi confermi che non siamo mai stati pari, a parte sul 3-3

Anonimo ha detto...

Va beh ragazzi,abbiamo perso,è vero,ma lo spirito era quello giusto!cattiveria,grinta,concentrazione e convinzione nei propri mezzi hanno dato vita ad una partita spettacolare,in cui abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti...e dico tutti!!!complimenti vivissimi ai ragazzi che sono scesi in campo...
E complimenti anche allo staff,sia per la cronaca che per le pagelle,col passare del tempo sta assumendo un linguaggio sempre più sportivo e dunque consono all'argomento trattato dal blog!

 
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