lunedì 8 ottobre 2007

Un tuffo nel passato


Caro Cadonici questa è una storia che tocca il cuore a chi, come noi due ha preso parte alla grande avventura Favelas.E' bello pensare a quando si era giovini e spensierati, è bello pensare a tutti gli episodi legati a questa esperienza e non solo......ricordi le porte di dimensioni diverse a s. bernardino? quelle da hockey con l'asse di legno a s. giuseppe... il cartellino azzuro di fello... la mia caduta con pronto interbvento da terra... la rissa sfiorata... La clamorosa rimonta (degli altri) a limidi.... il primo fallito tentativo di iscrizione al csi tirando notte fonda a Novi contattando telefonicamente conoscienti con la pretesa che sganciassero 150euro per un torneo....la gara con gli ubriaconi....Tanti episodi che riportano alla mente grandi momenti di calcio e di vita, ricordo ora quando nel lontano 2002/2003 si calcava il malmesso campo dei geova, calzando vecchie scarpe sbrindellate, con infinite tedesche, un freddo assassino in inverno, io e divvo che venivamo in scooter, la gara del sabato pomeriggio con "quegli altri" che erano simpatici ma nessuno sapeva chi fossero e come si chiamassero, come non dimenticare infine le interminabili (e spesso inconcludenti) gare a pigliare la traversa con la posta di una birra puntualmente mai pagata...Decine, centinaia di pomeriggi passati su quel campo con gol incredibili, sfottò, partitelle "col campo di traverso". Tra le buche le porte arrugginite di quel campo tutto era possibile, anche che la figura del difensore centrale-attaccante fosse contemplata e apprezzata pure dagli avversari. Quel che succedeva ai geova rimaneva li dentro, e in mezzo a quelle buche ci scappò pure che nascesse una squadra di calcio e soprattutto un gruppo di amici.A voltarsi indietro e pensando a quei tempi mi vien da guardare con malinconico affetto a quelle scarpe rotte con la suola consumata, preferendo sempre e comunque loro a quelle nuove "di marca".Scusa per la digressione storica, ma te hai voluto fare un racconto di episodi, io ne ho voluto fare uno di emozioni.Perchè se questa squadra esiste è grazie a questo, non per vie delle pur bellissime maglie griffate denny rose o per la vana pretesa di vincere un campionato.
Vorrei che chi ne ha i mezzi lo ricordi, o chi è nuovo lo capisca.
*applausi*

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quelli si che erano bei tempi...

componente favelas

Fello ha detto...

E qui insieme agli applausi ci scappa pure una lacrimuccia...

 
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