venerdì 1 maggio 2009

Nostalgia

L'ultimo post di questo blog racconta,in modo molto sintetico,dell'inaccettabile sconfitta contro l'AC Condomini,datata 5 marzo 2009.Ormai due mesi fa.Cronologicamente non è nemmeno passato tanto,ma per un blog,che agli esordi registrava la media di almeno due post al giorno,si tratta prarticamente di un abbandono a se stesso. Per una serie di coincidenze oggi ho tempo,e qualcosa da dire,da raccontare,da condividere.
Fermandomi a pensare alcuni istanti mi sono accorto che,nella mie giornate affollate e piene di impegni mi manca qualcosa...un'emozione forse,uno sfogo,un'impegno,è difficile da descrivere,ma è qualcosa che mi ha accompagnato per quindici dei miei 22 anni su questo pianeta.
Tutto era indubbiamente diverso,si andava ancora a scuola e il tempo non era un utopia inarrivabile quanto oggi.
Sei anni e un fisico da costruire,da correggere ed educare nei movimenti,fu allora che lo conobbi per la prima volta. Mi portò mio nonno,se non ricordo male,io partecipai,ma non mi entusiasmò più di tanto anzi. Per i primi anni lo frequentai malvolentieri,quasi obbligato dai genitori,quindi,naturalmente,non dedicai il minimo impegno all'attività. Un obbligo...non sapevo che,sedici anni dopo,sarebbe diventato un fortissimo desiderio,momentaneamente irrealizzabile.
Crescendo e maturando esperienze sempre più positive iniziai ad affezionarmi a lui,perchè non rimase più solamente un gioco,ma divenne una passione sfrenata. Oramai l'avrete capito di chi sto parlando,comunque,per non rimanere nel vago e fugare gli ultimi dubbi sto parlando di lui... Calcio. Non sapevo di amarlo così tanto...no no...ma come accade spesso ci si accorge dell'importanza di ciò che si aveva solamente nel momento in cui non lo si ha più,soltanto dopo averlo perso. E' proprio quando ti rendi conto che non puoi assolutamente fare a meno di lui,o di lei,che farai di tutto per riconquistarlo,perchè il motivo per cui ci si è allontanati non vale nemmeno lontanamente la forza che vi lega. I motivi per cui sono così fortemente legato a questo magnifico sport (se vissuto nel modo corretto!) sono tanti e difficile da descrivere tramite un freddo schermo. Non fu un vero e proprio colpo di fulmine,tutt'altro.Iniziai ad apprezzarlo solo dopo, col tempo,e vivendo le giuste esperienze:una su tutte,un'isola felice,in cui tutto questo era un gioco da vivere nel corretto modo,in cui la persona aveva il suo enorme valore indipendentemente dalle qualità tecniche,risponde al nome di Polisportiva Limidi. Cinque (o sei,non ricordo bene :-P) anni indimenticabili. Mi verrebbe voglia di raccontare ogni esperienza vissuta con addosso questa maglia,dall'esordio,all'addio,ma non è il caso di dilungarmi in fatti,perchè non è questo il mio scopo. Sin da subito,a differenza delle altre squadre in cui militai,sentii addosso la fiducia e la voglia di farmi crescere e maturare.Imparai tanto,i compagni più vecchi mi aiutarono molto,e la fiducia di mister e società mi galvanizzarono:milgiorai davvero tanto,e nonostante l'abissale differenza di età che mi separava dai miei compagni,mi guadaganai spazio nell'undici titolare. Ma l'annata che forse più mi ha fatto affezionare a questo sport è la terza (o quarta) trascorsa a Limidi,quella in cui con mister Max Ronchetti assaporai soltanto,senza mai,purtroppo,toccare con mano cosa significhi sentirsi un vincente. Un'annata formidabile,nella quale terminammo a pochissimi punti dalla corazzata Real Panaro,in un secondo posto che,ancora oggi,grida vendetta. Per puro dovere di cronaca l'annata successiva mi vide quasi sempre assente causa infortunio,e due mister simpatici ma incapaci di ricreare cio che tanto mi divertì l'anno prima:lo spirito di gruppo in cui tutti danno tutto quel che possiedono dentro sacrificandosi anche per gli altri inseguendo un solo scopo,vincere. A distanza di qualche anno,e vivendo senza il calcio ho capito cosa renda questo sport così unico e speciale ai miei occhi:sono piccole cose,ma importanti. Innanzitutto il gruppo e la società: tu,ragazzo,ti senti parte di qualcosa,di un progetto,di un percorso che termina con un obiettivo.E,per raggiungere questo obiettivo,hai una sola via,dare tutto te stesso,nei due allenamenti infrasettimanali che vanno vissuti come lavoro in vista della prova da superare,la partita del sabato. Poi entrano in gioco fattori strettamente personali,come nel mio caso. Il giorno della partita inizi a sentirti un'adrenalina addosso che cancella ogni altro pensiero. Nel momento in cui il Mister enuncia la formazione titolare tu aspetti ansiosamente di sentire il tuo nome,e capisci che anche oggi hai avuto fiducia,è ora di ripagarla: se non sei un fenomeno l'unico modo per farlo è dare tutto te stesso,sin dal pre-partita. Per una prestazione accettabile un fattore fondamentale è la concentrazione. Fantastico il ricordo della tensione pre-partita in cui,io personalmente,da quando mi veniva assegnata la maglia numero tre smettevo di proferir parola alcuna,e da quel momento ero un essere a se stante che rifiutava ogni contatto umano,considerato lesivo per la mia concentrazione. Poi il riscaldamento,anch'esso silenzioso e colmo di pensieri. L'appello,durante il quale odiavo in modo esagerato chiunque mancasse di rispetto all'arbitro con risatine,paroline col compagno o facendosi i fatti suoi,per me era un rito,e come tale andava vissuto,in maniera sacra e rispettosa. Il discorso dell'allenatore,ascoltato soltanto con gli occhi,perchè il cervello da tempo aveva chiuso ogni porta con l'esterno. L'ingresso in campo,ogni volta guardando negli occhi avversario per avversario alla ricerca di quel numero 9 che per questi novanta minuti sarebbe stato il mio nemico,un'ora e mezzo in cui l'unico scopo era chiudergli ogni via,spezzare ogni sua trama e negargli ogni gioia. La disposizione in campo,l'abbraccio confidenziale con alcuni compagni,e la carica di adrenalina che sale a mille al momento del fischio d'inizio. L'ultimo rito arriva sin dopo il fischio d'inizio: era il primo intervento. Tantissime volte la buona riuscita del primo contrasto mi avrebbe fatto capire che sarei andato in contro ad un'ottima prestazione,in caso contrario difficilmente avrei dato vita ad una buona prestazione. Dopodichè vi è il match,vissuto col coltello fra i denti,e qui ogni partita fa storia a se.
Tanti ricordi,tanto divertimento e tanta passione,tutti racchiusi in una sola parola,che a molti non dice tanto: Calcio. Vissuto nel modo giusto,dunque senza esasperazioni di nessun tipo,è uno sport che sa darti grandissime emozioni. E' forse per questo che mi manca così tanto.

Read More......

giovedì 5 marzo 2009

GAME OVER

18a giornata
Favelas
FC - Caffè Duomo Condomini : 4-10
Marcatori: Di Vaio 3, Ferrari

Formazione: Freda, Botti, Felettigh, Di Vaio, Ferrari
A disp. Barbolini, Carretti

Tredicesima sconfitta in 18 partite, 133 gol presi, tredicesima figura di merda.

Per me si può chiudere qua. É finita.

Non scriverò più una lettera qua sopra.

Buona giornata.

Read More......

giovedì 26 febbraio 2009

Solita storia...

17a giornata
Favelas
FC - Pol. Sorbara : 6-7
Marcatori: Ferrari 2, Botti 2, Di Vaio, Pelizzardi

Formazione: Freda, Botti, Cadonici, Di Vaio, Ferrari
A disp. Felettigh, Pelizzardi, Rota

Read More......

lunedì 23 febbraio 2009

Penultimo posto

15a giornata
Favelas
FC - Articolo 118 : 1-5
Marcatori: Di Vaio

Formazione: Freda, Botti, Cadonici, Di Vaio, Ferrari
A disp. Felettigh, Barbolini, Carretti, Rota
Note: Ammonito Freda

************************************************************************

16a giornata
Favelas
FC - Sporting Mambo : 12-5
Marcatori: Pelizzardi 7, Ferrari 3, Botti, Cadonici

Formazione: Freda, Botti, Pelizzardi, Di Vaio, Ferrari
A disp. Felettigh, Carretti, Cadonici

La 15a giornata di campionato vede Favelas impegnata contro Articolo 118 per uno scontro di bassissima classifica. Una partita importante che può permettere alla formazione biancorossa di smuovere un pò la classifica, ancora congelata alla vittoria pre-natalizia con Bombanera.

Pronti via ed è subito gol, un giro di lancette e DI Vaio trova la marcatura con un gran destro dai 10 metri che non da scampo al portiere avversario.
Ottima partenza, peccato che è l'unica cosa buona che si vedrà in tutto l'incontro. Nei restanti 49 minuti di gioco Favelas sarà incapace di trovare la via del gol, incredibile.

Il primo tempo ci vede subire il compassato gioco avversario e non si imbastisce nulla di buono. C'è molta tensione in campo e sono sintomatici i due tiri liberi avversari (entrambi neutralizzati da Freda) che procuriamo prima del riposo. Nonostante la buona prestazione del portiere biancorosso incassiamo due reti e il parziale del primo tempo è 1-2 in favore di Articolo 118.

La ripresa è la sagra del "vorrei ma non posso". Di fronte a una difesa ben organizzata e abituata a giocare, Favelas non trova varchi e nonostante una prestazione generosa da parte di tutti non trova nemmeno un gioco pericoloso. Le numerose azioni offensive si infrangono contro la difesa avversaria che intasa gli spazi ed è abile a ripartire.
Roncaglia le prova tutte per cercare di raggiungere il risultato, arrivando perfino a schierare Rota come ultimo arretrato nei minuti finali. É tutto inutile perché, complici un paio di errori di Freda, gli avversari chiudono la disputa sul 5-1 lasciandoci letteralmente senza parole. Siamo desolatamente penultimi.

Devo far notare una cosa, l'età media di Articolo 118 era intorno ai 40, la nostra intorno ai 20.
Ora, capisco la mancanza di allenamento e capisco il tenore di vita di alcuni, ma com'è che a fine match eravamo più stanchi noi di loro?
Mettersi in testa che conta di più "come" si corre piuttosto che "quanto" si corre.
Uno scatto palla al piede partendo dalla difesa è una cazzata perché:
-Non farai mai gol
-Sei facile da fermare
-Esponi la squadra al contropiede (che a calcetto è un filo letale...)
-Sprechi fiato per l'anima del cazzo

Lo scatto per smarcarsi è utile perché:
-Giochi a calcio a 5 e non a calcio in un campo da basket
-Ti rendi pericoloso
-Aiuti il compagno che piò giocare tranquillamente la palla
-Fai muovere la difesa
-Fai correre anche il tuo avversario

Ciò che manca a questa squadra è il concetto di calcio a 5, che è uno sport diverso dal calcio cui siete stati abituato fin da piccoli.
Prima ve lo mettete in testa e prima cesseranno certe figuracce in campo.

******************************

Con Sporting Mambo è derby dei poveri, ultima e penultima in classifica, orario indecente (23 a Novi) ma nonostante questo pubblico delle grandi occasioni.
Cosa passi per la testa dei calorosi Ultras FFC non ci è dato sapere ma è sempre bello avere i tifosi al seguito.

É una partita da vincere per obbligo morale, i nostri avversari sono ultimi a 0 punti con una differenza reti imbarazzante se confrontata alla nostra (che di suo è già parecchio orrenda).
Roncaglia ritrova in campo bomber Pelizzardi, assente per infortunio nel precedente incontro, e l'allucinogeno marcatore biancorosso sarà in grado di sfoderare una prestazione maiuscola centrando il bersaglio grosso per ben 7 volte.
Formazione tipo: Freda, Botti, Pelizzardi, Di Vaio, Ferrari.
Di Vaio a mezzo servizio per un problema all'anca giocherà solo il primo tempo onde evitare ulteriori problemi.

Pronti via e Favelas segna a raffica, 5 gol in 5 minuti e la pratica è chiusa.
Sarà lo stupore, sarà la poca abitudine a non trovarsi in vantaggio, ma anche contro l'ultima in classifica Favelas riesce a farsi prendere dal panico.
Smettiamo di far gol e riusciamo a subirne la bellezza di 3 nel primo tempo che si conclude dunque sul 5-3 in nostro favore.
Partita apertissima per demerito nostro. Io sono incredulo per la manca di determinazione che palesiamo.

La ripresa si apre in maniera molto meno scoppiettante rispetto alla prima frazione e c'è da sudarsela, un botta e risposta continuo che ci porta al risultato di 7-5 in nostro favore.
Roncaglia rispedisce in campo Ferrari e Pelizzardi e la coppia provvede a mettere in ghiaccio la partita, il giovane di Campagnola ne infila 3 e diversi assist e buone giocate per mettere in ritmo i compagni, Pelizzardi con un paio di gol da bomber di razza chiude definitivamente le danze.
Ciliegina sulla torta il gol di Cadonici che va ad accumularsi a quello del compagno di squadra Botti, oggi capitano data la partenza in panchina proprio di Cadonici.

Il risultato finale di 12-5 è perentorio, ma non si pensi a una partita dominata in lungo e in largo.
Anche sto giro si era riusciti a rimettere in partita una squadra parecchio scarsa (senza offesa), nessuno può permettersi delle pause in un gioco così frenetico.
Non è la voglia che ci manca, ci mancano determinazione e spirito di sacrificio. Capire che la cosa più giusta da fare non è necessariamente la più bella o la più difficile. É meglio fare un passaggio in più che uno in meno, ci sono 4 compagni in campo e sono importanti tutti. Per me è più spettacolare un extra-pass di una rovesciata da metà campo !

Però è tutta una questione di voglia di applicarsi, per un'ora a settimana, non si chiede di più.

Io il post l'ho fatto, ora cercate di non farmi passare nuovamente la voglia...

Forza FFC

Read More......

giovedì 5 febbraio 2009

Altre sconfitte...

13a giornata
Favelas
FC - Centro Calcolo : 3-7
Marcatori: Pelizzardi,

Formazione: Freda, Cadonici,Di Vaio, Pelizzardi, Ferrari
A disp. Felettigh, Barbolini, Carretti
Note: Ammonito Di Vaio

************************************************************************

14a giornata
Favelas
FC - Figuerense : 8-9
Marcatori: Cadonici 3, Di Vaio 3, Ferrari 2

Formazione: Freda, Botti, Felettigh, Di Vaio, Ferrari
A disp. Barbolini, Carretti, Cadonici, Rota

Per ora i tabellini, un commento lo scriverò al più presto.

Se ho sbagliato qualche formazione o marcatore ditemelo che correggo, grazie.

Read More......
 
Creative Commons License
Favelas FC Blog by Staff Favelas F.C. is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.